Faenza: mamma Linda, incinta del quarto, candidata al premio “Ambientalista dell’anno”

La famiglia di Linda Maggiori

Niente auto, rifiuti zero. Linda Maggiori, 36 anni, mamma di Faenza (ma è nata a Recanati), è candidata al premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno” promosso da Legambiente. Una candidatura arrivata a sorpresa, qualche settimana fa, all’ottavo mese di gravidanza. Linda, dopo tre figli maschi tutti nella fascia di età della scuola dell’infanzia e della primaria, aspetta infatti una bambina. E già fervono i preparativi, in casa, per adeguare anche la piccola allo stile di vita sostenibile ed ecologico di tutti. Stile che Linda ha raccontato nel libro “Impatto zero. Vademecum per famiglie a rifiuti zero” di cui avevamo parlato qui.
Linda, è contenta?
“Moltissimo. Conoscevo la figura di Luisa Minazzi, che si è battuta contro l’eternit e che è morta a causa di una malattia causata dall’amianto. Ma del premio non sapevo nulla. Sono contentissima, nella rosa dei finaslisti ci sono nomi di rilievo e credo, soprattutto, che sia un bel riconoscimento per i miei figli, che tutte i giorni percorrono quattro chilometri in bicicletta per andare a scuola e tornare a casa, che ci sia bel tempo o che piova”.
Cosa crede abbia colpito, del suo esempio, gli organizzatori?
“Il fatto di essere una mamma, forse. E di declinare la vita quotidiana nel rispetto dell’ambiente, dando il senso che è possibile farlo al di là dei proclami. Nella mia candidatura, non a caso, si sottolinea la coerenza tra il dire e il fare”.
E ora come si organizzerà, con la bimba in arrivo? Dovranno cambiare alcune vostre abitudini?
“No, affatto. Un amico ci ha spedito dalla Svizzera una sorta di seggiolino che si attacca al carretto collegato alla bicicletta, dove può essere posizionato l’ovetto del neonato. Vedremo se sarà una soluzione percorribile per spostarci. I miei tre bambini, nei primi mesi, sono stati molto in fascia, pelle a pelle. Se anche Miriam, come si dovrebbe chiamare, mostrerà di amare il contatto con me, mi muoverò a piedi, facendomi seguire dai bimbi in bici”.
E i pannolini?
“Siamo più che abituati ai lavabili, nessun problema. E abbiamo anche ordinato quelli completamente compostabili, da buttare nell’organico, magari per i primi giorni nei quali saranno più comodi gli usa e getta”.
Niente latte in formula, nessun omogenizzato, niente pappe classiche: ripeterà quel modello?
“Assolutamente sì. Ho allattato a ciclo continuo per molti anni, essendo i tre maschietti molto vicini d’età. Dopo un anno e mezzo che non allatto più, sono pronta a ricominciare. La fase della svezzamento, invece, la vivremo rispettando i tempi di nostra figlia: i fratelli hanno imparato a mangiare poco a poco, assaggiando quello che mangiavamo noi, senza fretta”.

Qui la candidatura
Per votare Linda, bisogna mandare una mail a 2017@premioluisaminazzi.it con il suo nome e i propri nome, cognome, città, età.

 

 

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g