“Dovessi avere un altro figlio? Sempre e soltanto Lugo. Altrimenti, a casa”. Elena Calogiuri, di Mordano, è la mamma di un bimbo di quasi cinque mesi. Dall’incontro con Anastasia Salvatori, un’altra neomammaa conosciute nei gruppi Koallattiamo (associazione che sostiene le donne nell’allattamento e nella genitorialità, con ostetriche e puericultrici disponibili un giovedì al mese al Centro per le famiglie di Lugo), è nata l’idea di ‘difendere’ il reparto di Ostetricia dell’Umberto I a suon di racconti e testimonianze.
“Quando sentiamo parlare di tagli e di una ipotetica chiusura, anche se ufficialmente smentita, rabbrividiamo – spiega Elena -: quello è un reparto di altissimo livello per quanto riguarda il modo in cui le donne sono seguite e il modo in cui il contatto mamma-bambino viene promosso sin dai primi minuti dopo il parto. La mia è un’esperienza più che positiva: con il B-test, a mio figlio, è stata diagnosicata l’arteria ombelicale singola. Da quel momento sono stata messa in gravidanza a rischio e seguita mese per mese con grande professionalità e umanità. Una cosa grandiosa, soprattutto perché a causa dell’endometriosi venivo da anni di ricerca di una gravidanza. Ma anche durante il parto la cura che il personale ha dimostrato è stata impagabile. Senza contare che, a differenza di altri punti nascita, mio figlio mi è stato messo addosso per due ore, ancora sporco, per favorire l’attaccamento“.
Con gli aneddoti e le storie raccolte (da inviare a voglionascerealugo@gmail.com), Elena e le altre vorrebbero costruire una sorta di opera di sensibilizzazione nei confronti del mantenimento del reparto (dove già da mesi non si praticano cesarei programmati e non si seguono parti antecedenti alla 37esima setimana, come a Faenza) ma anche dar vita a una pagina Facebook ad hoc (che sarà pronta a breve) e riuscire a scrivere una lettera collettiva.
Elena e le altre sono anche convinte che, tra i punti da difendere, ci sia l’assistenza alle mamme sul fronte dell’allattamento: “Se non fosse stato per quei tre giorni di ricovero in cui sono stata seguita passo a passo, non credo che avrei mai proseguito con l’allattamento al seno, che per quanto naturale a volte è così difficile e frustrante. Io sto proseguendo ad allattare mio figlio solo grazie a Lugo”.
Elena ha anche il blog “Tra una poppata e un post”
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