Morì dissanguato: il vetro della portafinestra era troppo sottile

ambulanza-118- foto VaniaNovità sulla morte di Alessandro Do Rosario, il bambino di 9 anni che il 4 agosto scorso ha perso la vita in casa a Bologna, dopo che il vetro della porta finestra che aveva spaccato per liberare il nipotino di tre anni rimasto chiuso fuori, nel balcone, gli aveva reciso l’arteria e la vena femorale.

Come riporta oggi Il Corriere della Sera, il vetro dell’alloggio popolare di Acer era sottilissimo, due millimetri scarsi, in barba alle normative che prevedono debba essere tra i sei e gli otto. 

Questo è emerso da due consulenze non ancora definitive disposte dal pm Antonello Gustapane. Restano comunque indagate la madre e la sorella di Alessandro, che avevano lasciato il bambino da solo in casa e un funzionario Acer.

“La consulenza conferma – ha detto l’avvocato del padre del bimbo, parte offesa – che la presenza di un genitore non avrebbe impedito la tragedia. Gli accertamenti hanno messo in evidenza il fatto che il vetro non rispettava la normativa”.

Ora si attendono i risultati definitivu della seconda consulenza.

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