Tecnicamente si chiamano 3-MCPD , 2-MCPD e GE. Sigle che significano rispettivamente 3-monocloropropandiolo, 2-monocloropropandiolo e glicidil esteri degli acidi grassi. Sono sostanze che si formano durante le lavorazioni alimentari, in particolare quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200° C) e che l’Efsa, l’agenzia europea per la sicurezza alimentare ha valutato rischiose per la salute pubblica. Di più: genotossiche e cancerogene. Specialmente per i più piccoli: “L’esposizione ai GE dei neonati che consumino esclusivamente alimenti per lattanti costituisce motivo di particolare preoccupazione, in quanto è fino a dieci volte il livello considerato a basso rischio per la salute pubblica”, ha reso noto la dottoressa Helle Knutsen, esperta in materia. Sempre l’Efsa ha fatto sapere, in un documento che ormai ha raggiunto una certa notorietà, che “i più elevati livelli di GE, come pure di 3-MCPD e 2-MCPD (compresi gli esteri) sono stati riscontrati in oli di palma e grassi di palma, seguiti da altri oli e grassi“.
Bene, molte aziende sono corse ai ripari e da un po’ di tempo è tutto un florilegio di prodotti senza olio di palma ma la situazione del latte in polvere non pare cambiata. L’associazione e rivista Altroconsumo ha svolto due test sui prodotti. Uno a luglio, l’altro pochi giorni fa. Il primo aveva rilevato livelli di contaminanti 3-MCPD ben 10 volte superiori al limite tollerabile stabilito da Efsa (0,8 microgrammi/kg di peso corporeo). I prodotti presi in esame erano Nidina 1, Mellin 1 e Humana 1. Il metodo di analisi però era stato contestato dalle case produttrici. La rivista non si è persa d’animo ed ha ripetuto le analisi in un altro laboratorio e le ha estese ad altre 10 marche di latte, alcune preparate senza olio di palma. I risultati? Poco incoraggianti. Per i dati di Altroconsumo dieci prodotti su 13 superano i limiti di tollerabilità del 3-MCPD per tutte le età (1 mese, 3 mesi e 5 mesi) stabilite dall’Efsa.
Il latte in polvere più sicuro in questo senso è Crescendo Coop, che non usa olio di palma mentre Humana 1 e Plasmon Nutrimune 1, superano i limiti di tollerabilità solo per i bambini di 1 mese. Bocciati tutti gli altri. I peggiori sono risultati Dicofarm Formulat 1 e Blemil 1, che contengono anche GE, ma Blemil e Unifarm, aziende che producono Blemil 1 e Neolatte hanno annunciato alla rivista che sono in corso contromisure per ridurre il livello di contaminanti presenti nei prodotti.
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