Dalla biblioteca alla Pediatria, spedizione di Supereroi: “Ma lei chi è, il nonno di Pikachu?”

Dalla biblioteca dedicata a Enrico Liverani al reparto di Pediatria dell’ospedale di Ravenna, il passo è breve. Eppure, a organizzare la spedizione che ieri mattina Livia Santini – ideatrice del progetto “Rianimazioni letterarie di poesia intensiva” – ha fatto partire per regalare un attimo di spensieratezza ai bambini ricoverati e non, c’è voluto parecchio impegno. Ma soprattutto, molta disponibilità.

Con palloncini colorati, giocattoli e travestimenti da Supereroi, il corteo che ha raggiunto le corsie del terzo piano del “Santa Maria delle Croci” era composta da molte persone. A partire dai volontari di “Invasioni poetiche”, dai clown e da alcuni alunni della quarta A del liceo classico. Fino ad arrivare a Davide Padovan, Cristiano Caldironi, Matteo Andreella da Grosso guaio a Stunt City direttamente da Mirabilandia che, con Carlo dal Just di Cervia, non si sono risparmiati in travestimenti.

Destinatari della “missione”, gli otto bambini degenti, buona parte per fratture, tra cui una neonata di soli tre mesi, i due in attesa al pronto soccorso pediatrico e, solo simbolicamente visto che l’accesso è vietato, i sei piccoli prematuri della Terapia intensiva neonatale. A guidare Uomo Ragno, Iron Man, Capitan America e compagnia sono stati i dottori Fabrizio Pugliese e Luca Casadio.

Occhi sgranati e poche parole – data l’emozione e lo stupore – tra i bambini che hanno ricevuto, nelle stanze o in sala d’attesa, il singolare gruppo di gente: “Lei chi è, il nonno di Pikachu?”, ha detto qualcuno osservando il padre di Livia Santini dietro il classico costume giallo, legato alla presentazione della “Guida non ufficiale a Pokémon Go” (Vallardi) portata per l’occasione dalla libreria Liberamente.

Dopo la visita, la mattinata è proseguita in biblioteca tra letture, scherzi, balli. Perché dietro le due ore di ieri mattina, c’è molto di più: “Penso che le Rianimazioni letterarie e le iniziative che da più di un anno facciamo in ospedale la domenica – commenta Livia Santini – vadano nell’unica direzione di dare sollievo ai pazienti e ai loro familiari. Ieri mattina i sorrisi dei bimbi e dei genitori ci hanno confermato che stiamo facendo bene: dunque ripeteremo l’esperienza a breve. La neonata biblioteca, poi, ci aiuta a incontrare i degenti che possono spostarsi in uno spazio bellissimo: non finirò mai di ringraziare i volontari che la tengono aperta tutte le mattine”.

 

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