In ospedale la biblioteca in memoria di Liverani. La mamma: “Enrico rivivrà così”

Enrico Liverani
Enrico Liverani

Sono passati sette mesi da quel tragico 20 novembre, quando Enrico Liverani, 39 anni, assessore comunale a Ravenna e candidato sindaco del Pd, ha perso la vita in un incidente stradale mentre tornava a casa, poco dopo Camerlona. Domattina alle 11,30, all’ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna, la mamma Rossella Liverani inaugurerà la biblioteca nata in memoria del figlio insieme a Michele De Pascale, neo primo cittadino, al direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, alla fondatrice della “Rianimazione letteraria di poesia intensiva” Livia Santini, alla direttrice della Biblioteca Classense Claudia Giuliani e a Rita Servadei e Vittorio Valentini del liceo artistico. Per l’occasione, i bus della linea 1 di Start Romagna che portano all’ospedale, così come la pensilina di via Missiroli, saranno decorati con poesie: un’iniziativa di “Invasioni poetiche”.
Rossella, che significato ha, per lei, questa biblioteca?
“Sarà un modo per far rivivere Enrico e per farlo conoscere alle persone che non hanno avuto modo di incontrarlo. Quando l’ex sindaco Fabrizio Matteucci mi ha proposto l’idea, sono stata subito d’accordo: mio figlio, fin dai primi anni del liceo classico, si era innamorato della letteratura, in particolare amava la storia e la filosofia. Negli ultimi tempi leggeva molti saggi sul lavoro, la politica, la sociologia”.
Gliel’aveva trasmessa lei, la passione?
“No, io sono una lettrice nella media, passo dai romanzi ai gialli. Ma i titoli che Enrico spesso mi consigliava o regalava, per me erano ostici. Lui aveva un amore sfrenato per i libri, nella sua biblioteca di casa c’è davvero di tutto”.
Per fornire la biblioteca dell’ospedale, avete lanciato un appello ai cittadini: com’è andata?
“La Classense ha compilato una lista di titoli, che ha poi fornito ad alcune librerie della città, dove chi vuole poteva e può ancora acquistare un libro da donare alla biblioteca. Un mese fa ne avevamo raccolti giù trecento, ora saranno certamente di più. La raccolta, in ogni caso, non si ferma”.
13445527_1088202341226523_4706693709120640525_n“Con Enrico nel cuore” è il nome dell’associazione che lei presiede per portare avanti questo progetto letterario: che cosa si aspetta?
“Di ampliarlo sempre di più. Per l’estate la biblioteca resterà aperta due ore di mattina e due ore di pomeriggio, tranne la domenica, quando chiuderà a pranzo. A gestirla saranno alcuni studenti universitari. Non escludiamo, in inverno, di allargare la fascia oraria”.
E lei, Rossella, come sta?
“Sopravvivo. Per fortuna lavoro part-time nell’azienda del mio compagno, non sono chiusa dentro casa a piangere. E ho la mia nipotina di quasi 14 anni, la figlia di Enrico: è ancora molto chiusa in se stessa ma forse è tipico della sua età. Comincia anche lei a comprare qualche libro, quando andiamo in giro a fare spese. In fondo anche suo padre ha iniziato a leggere a quell’età. Enrico, quando era più piccola, aveva sempre il timore che non leggesse”.

In questo articolo ci sono 2 commenti

Commenti:

  1. Rossella hai il merito di averlo fatto crescere così, con una mente aperta, con la curiosità profonda di chi è destinato a cambiare il mondo…e ha cambiato qualcosa dentro di noi, che sappiamo di dover fare cose in nome degli ideali che lui cosi profondamente era riuscito a trasmetterci… non riesco a guardare una sua foto senza sentire un moto d’amore. .. grazie?????

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