Violenze in classe a Ravenna: “Niente scuola per 7 giorni”

bullismoAlcuni genitori della classe della scuola primaria Garibaldi di Ravenna coinvolta dagli episodi di violenza stanno pensando di allungare la protesta tenendo a casa i figli per l’intera settimana, anche se stanno ragionando su come organizzarsi, visti gli impegni lavorativi. Nonostante circa tre quarti dei 21 alunni alunni ieri e oggi non si sia presentata a scuola, infatti, non c’è stata alcuna risposta ufficiale da parte delle istituzioni. E il malumore non si placa.

La rappresentante di classe Simonetta G. ha ricevuto ieri all’ora di pranzo una telefonata dalla dirigente scolastica Nadia Gardini, alquanto tesa rispetto alla questione sollevata sulla stampa (anche noi abbiamo provato a cercarla, ma senza risultato): “Ho anche provato a contattare una delle insegnanti per chiedere se ci fossero compiti da recuperare, ma mi ha risposto di no. Ho la sensazione che a scuola ci sia parecchio nervosismo”.

Lunedì prossimo alle 17 si terrà un’assemblea di classe che era già stata programmata qualche settimana fa per discutere di altri problemi: “Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, ma l’arrivo della supplente non ha favorito un miglioramento della situazione – fanno sapere i genitori -. Non vogliamo certo che venga mandata via ma la ripresa del dialogo è più che mai necessaria”.

Ouidad Bakkali, assessore comunale alla Scuola, ci ha detto intanto che l’amministrazione è disponibile a intervenire nella questione mettendo a disposizione risorse per laboratori o incontri con gli psicoterapeuti: “La prassi, in questi casi, è aprire un tavolo insieme all’Ausl e alla scuola. Ragioneremo con la dirigente sul da farsi”.

Ma per Simonetta G. non c’è più tempo per avviare esperienze del genere: “I progetti, per partire, richiedono tempo. A noi serve una soluzione immediata”. 

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g