Cinquanta medici e il no ai vaccini a tutti i costi: “Meglio quelli singoli”

Cinquanta medici di tutta Italia tra pediatri, anestesisti, chirurghi, ginecologi e non solo hanno scritto una lettera a Gualtiero Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanitàvaccini, per esprimere la loro preoccupazione rispetto alle conseguenze dei vaccini e al modo in cui vengono somministrati. La lettera è stata presentata da Roberto Gava, farmacologo e vice-Presidente di Assis e da Eugenio Serravalle, pediatra e presidente di Assis.  Qui si può leggere il testo integrale.

PRO E CONTRO DEI VACCINI
I medici firmatari non mettono in discussione l’utilità dei vaccini me ne sottolineano anche i limiti: “Questi 35-40 anni di pratica medica specialistica accanto al bambino malato, non frettolosa ma fatta di osservazione e di ascolto, di considerazione di quello che lui ci comunica e subliminale e di quello che i genitori raccontano, ci ha aperto gli occhi sulla realtà delle reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche. Ci siamo infatti accorti che, dopo un’osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle prime vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari”.

REAZIONI AVVERSE
I medici mettono in evidenza che dopo le vaccinazioni molti bambini “reagiscono con l’innalzamento della temperatura, subiscono un’alterazione di quelle che prima erano le loro normali funzioni digestive e/o della regolarità del loro ritmo sonno-veglia, diventano più irritabili, piangono in modo inconsolabile e regrediscono in alcune abilità prima acquisite (a testimonianza che c’è stato una irritazione a livello del sistema nervoso centrale). Queste evidenze, che qualsiasi medico attento e osservatore può notare ovviamente non in tutti ma in alcuni bambini da poco vaccinati, ci hanno interrogati sulla innocuità non tanto del singolo vaccino, ma specialmente sul modo in cui noi oggi pratichiamo le vaccinazioni pediatriche“.

“I VACCINI SONO FARMACI”
Secondo i firmatari la medicina preventiva ha lo scopo di proteggere i bambini dalle malattie ricorrendo a trattamenti di provata innocuità, pertanto senza sottoporli ad alcun rischio farmacologico: “La farmacologia moderna, ad esclusione di condizioni estreme di emergenza pubblica, non contempla farmaci che possono essere somministrati in modo generalizzato, incondizionato e indiscriminato a tutta la popolazione, cioè senza un adeguato studio della persona volto a personalizzare il trattamento e valutare correttamente il rapporto rischio/beneficio per ogni singolo ricevente. I vaccini sono farmaci veri e propri e come tali hanno indicazioni, non indicazioni e controindicazioni, perciò possono sicuramente causare anche reazioni avverse”.

PIANI VACCINALI
Nella lettera si passa, poi, ad analizzare il caso italiano: “La legge italiana attuale impone 4 vaccinazioni pediatriche obbligatorie (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitica B), ma la prassi quotidiana ne somministra 7 senza spiegazione e possibilità di appello. Nelle attuali condizioni socio-sanitarie del nostro Paese, non sembra essere assolutamente né necessario né urgente ricorrere alle vaccinazioni di massa con 7 vaccini contemporanei nei primissimi mesi di vita, quando il sistema immunitario è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile. Infatti, la quasi totalità dei Paesi dell’Europa Occidentale non impone alcuna vaccinazione, ma si limita a formulare delle raccomandazioni: dei 29 Paesi dell’Unione Europea (i 27 dell’UE più Norvegia e Islanda), 17 non hanno alcuna vaccinazione obbligatoria (quasi tutti i Paesi dell’Europa Occidentale più Estonia e Lituania); tra i Paesi dell’Europa Occidentale, hanno vaccinazioni obbligatorie solo Italia e Grecia (con 4 vaccini) e Francia (con 3 vaccini)”.

“NO AI VACCINI MULTIPLI”
Di qui la richiesta di somministrare vaccini singoli e non multipli, come avviene per esempio nell’esavalente: “Le reazioni avverse dei vaccini non dipendono solo dalla componente antigenica di questi ultimi, ma anche dai loro componenti tossicologici (adiuvanti e conservanti) e sappiamo bene che l’innocuità a lungo termine della somministrazione parenterale in neonati di questi composti, singoli e/o variamente associati tra loro, non è sufficientemente dimostrata, mentre esistono prove scientifiche della tossicità e pericolosità isolata di alcuni di essi, sia in vitro, sia negli animali da laboratorio, sia nell’uomo. Inoltre, è noto che più è piccolo il bambino, maggiore deve essere la quota di antigene necessaria a innescare la risposta immunitaria”.

IMMIGRATI E COPERTURE VACCINALI
I cinquanta medici smorzano il terrorismo creato dall’idea che gli immigrati diffondano malattie considerate scomparse come la poliomelite e la difterite (“il fenomeno migratorio, ormai consolidato da decenni in Europa, non ha mai causato la diffusione di poliomielite o difterite neanche nei Paesi europei che hanno basse coperture vaccinali, per esempio l’Austria”) e dall’idea che il “crollo delle coperture vaccinali” stia minacciano la salute di tutti.

LA PROPOSTA
La proposta di Assis si compone di più parti: personalizzazione del piano vaccinale, responsabilità della salute dei bambini nelle mani dei genitori e non dello Stato (come paventato invece in questi giorni da Fausto Francia), superamento dell’obbligo vaccinale, informazione corretta alle famiglie sulle eventuali controindicazioni dei vaccini, somministrazioni dei vaccini obbligatori dopo il primo semestre di vita, commercializzazione dei vaccini in forma singola, obbligo di segnalazione della sospetta reazione avversa da parte del pediatra.

La lettera è firmata da:
Roberto Gava farmacologo, tossicologo e cardiologo, vice-Presidente AsSIS (Padova)

Eugenio Serravalle, pediatra, puericultore e patologo neonatale, Presidente AsSIS (Pisa)

Maurizio Proietti, ricercatore dell’ISDE e Presidente Commissione Scientifica AsSIS (L’Aquila)

Carlo Alessandria, gastroenterologo (Torino)

Giovanni Alvino, ginecologo, urologo (Salerno)

Maurizio Bardi, medico di medicina generale (Milano)

Innocenza Berni, medico di medicina chimico-clinica (Viterbo)

Luigi Brunino, medicina fisica e riabilitazione (Padova)

Paolo Campanella, medico di medicina generale (Varese)

Goffredo Chiavelli, pediatra (Treviso)

Marco Colla, chirurgo d’urgenza (Biella)

Maurizio Conte, pediatra (Roma)

Mariella Cordella, medico di medicina generale (Bologna)

Eugenio De Blasi, medico di medicina generale (Milano)

Sebastiano Di Salvo, medico di medicina interna (Catanzaro)

Sabine Eck, medico di medicina generale (Modena)

Giuseppe Fagone, medico di medicina generale (Milano)

Guglielmo Ferraro, odontoiatra (Salerno)

Fedora Fornaini, anestesista (Livorno)

Egidio Galli, medico dello sport (Messina)

Lucia Gasparini, endocrinologa (Roma)

Giovanna Giorgetti, medico di medicina generale (Terni)

Maria Rita Gualea, medico dello sport (Pavia)

Emilio Iodice, medico di igiene e medicina preventiva, pneumologo e neurologo (Novara)

Alfredo Lubrano, medico di medicina generale (Napoli)

Dario Mazza, odontoiatra (Roma)

Alberto Mazzocchi, chirurgo maxillo-facciale (Bergamo)

Simona Mezzera, medico di medicina generale (Firenze)

Dario Miedico, medico legale (Genova)

Livia Mondina, ginecologica (Milano)

Gennaro Muscari Tomaioli, medico di medicina generale (Venezia)

Paola Nannei, pediatra e radiologa (Milano)

Veronica Petraglia, medico di medicina generale (Bologna)

Massimo Pietrangeli, pediatra (Pescara)

Emma Pistelli, odontostomatologa (Pistoia)

Raffaella Pomposelli, medico di medicina generale (Milano)

Luciano Proietti, pediatra e chirurgo pediatra (Torino)

Pietro Rabolli, pneumologo (Savona)

Paolo Roberti di Sarsina, psichiatra (Bologna)

Antonia Mariapia Ronchi, medico di medicina generale (Milano)

Cristiana Salvadori, medico di medicina generale (Pisa)

Guido Sartori, medico ayurveda (Bologna)

Chiara Simoncini, medico di medicina generale (Pisa)

Carlo Tonarelli, pediatra e neonatologo (Genova)

Diego Tomassone, medico nutrizionista (Torino)

Danilo Toneguzzi, psichiatra e psicoterapeuta (Pordenone)

Elena Tonini, psicoterapeuta (Brescia)

Ermatea Trabucco, medico di medicina generale (Salerno)

Anna Truci, medico di medicina generale (Firenze)

Giancarlo Usai, infettivologo (Perugia)

Giulio Viganò, pediatra (Milano)

Grazia Vitelli, medico di medicina generale (Bologna)

 

In questo articolo ci sono 2 commenti

Commenti:

  1. Salve Redazione Romagna Mamma, da genitore di bambini piccoli in età vaccinale sono rimasto colpito e molto allarmato dalla lettera diffusa dai due firmatari.

    Ovviamente, ho pensato di chiedere lumi a loro, specialmente sui passaggi più preoccupanti e che colpiscono e spaventano un genitore come me.

    Nessuno di loro, dopo aver firmato la lettera e averla fatta diffondere così ampiamente, ha però più risposto, in alcun modo e in nessuna sede.

    Cosa si deve pensare di questo?

Commenta

g