Libri da suonare: testi e musica si incontrano in biblioteca

“Libri da suonare” è un laboratorio per bambini e genitori curato da Giorgio Minardi. Una collaborazione tra I suoni in tasca, scuola di musica di Campiano, e il sistema bibliotecario di Ravenna, che prevede tre incontri nel mese di novembre.

Giorgio Minardi è, insieme a Valeria Foschini, coordinatore didattico e organizzatore di I suoni in tasca, un centro di didattica e pedagogia musicale. Una scuola di musica che di iniziative e corsi ne organizza proprio tanti e che questa volta ha deciso di  inoltrarsi nel territorio, raggiungendo tanti bambini e genitori, ai quali proporre un’esperienza da cantastorie e ai quali far costruire uno strumento musicale.

Come nasce l’incontro tra libro e musica?
“Nasce dal piacere di narrare una storia attraverso suoni e rumori, una metodologia del racconto che richiama i vecchi cantastorie di una volta, che attiravano l’attenzione di grandi e piccini, spostandosi di piazza in piazza”.

Tu lo fai invece spostandoti di biblioteca in biblioteca?
“Sì, sono già stato in tre biblioteche del ravennate, e terrò altri tre laboratori nel mese di novembre, il 9 alla biblioteca di Piangipane, il 13 a Casa Vignuzzi, e infine l’ultimo, il 16 novembre nella biblioteca Ada Ottolenghi di Marina di Ravenna”.

Come si svolgeranno gli incontri?
“Ogni incontro è strutturato in due momenti, nella prima parte leggo dei libri animandoli con suoni e rumori di ogni sorta, facendo scaturire così una forma nuova di partecipazione alla storia del libro. Nella seconda parte costruiamo un giocattolo musicale, utilizzando del materiale di riciclo”.

A chi sono rivolti questi incontri?
“Sono organizzati per bambini dai tre ai sette anni e ovviamente ai loro genitori”.

La contaminazione tra varie arti e strumenti di comunicazione è una cosa che interessa molto sia te, che l’associazione I suoni in tasca?
“Sì, sono un esperto di musicoterapia e organizzo molti laboratori nelle scuole. Il nostro centro didattico organizza corsi di musica sin a partire dai due anni. In questi corsi la musicalità passa attraverso il gioco. Il ritmo si impara usando il proprio corpo, anche muovendosi nello spazio, e ovviamente i libri sono parte imprescindibile della nostra didattica.

Come diceva Baudelaire: “La musica racconta il poema della vita”?
“Sì, tutto passa attraverso la musica”.

Per info: natiperleggere@classense.ra.it

 

 

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