Come sopravvivere a colleghi e capi insopportabili

“Ciao coach! Avevo iniziato bene, ma ad una sua critica, con i suoi modi, mi sono sentita male, veramente. Come devo fare?”

Ci si allena, ci si prepara e poi arriva sempre il momento della verifica. Come per le gare importanti. In fondo, la vita ed il lavoro non sono così diversi dallo sport. In questo caso, la sfida è la relazione quotidiana con colleghi e superiori, in un contesto non proprio facile.

Il motivo è piuttosto semplice: non pesa tanto il problema in sé; ma  il modo in cui si riflette indirettamente sulla sua famiglia: dopo ogni giornata trascorsa in quell’ambiente di lavoro, il suo stress è alle stelle, il malumore è costante, l’insoddisfazione contagia tutte le persone che le sono vicine.

“Che cosa ti dà fastidio dei suoi modi?”

“Il tono di voce… E quella smorfia che fa con la bocca… Appena li riconosco, mi parte l’angoscia…”

“Ok. Sto per farti una domanda che può sembrarti strana, ma tu non preoccuparti… Non sono impazzita!”

“Ok…”

“Qual è il tuo comico preferito? Quello che appena apre bocca, ti fa morire dalle risate? (Non devi dirmelo, basta che lo tieni bene a mente)”

“Si… Ci sono! Mi viene già da ridere!”

“Ottimo… Ora… Ripensa a quello che ti ha detto il tuo capo questa mattina e che ti ha fatto stare male… Ma immagina che sia il tuo comico preferito a dirlo, con i suoi modi e il suo tono di voce…”

“No, vabbè… Dai… Così sembra tutta una cosa da niente!”

“Bene. Adesso lo rifai, 10 volte, velocissimamente… Finché quel tono e quella smorfia del tuo capo non hanno più nessun effetto negativo su di te…”

“Fatto. Sai che davvero non mi fa più male? Provo a richiamare quel dolore di stamattina, ma non ci riesco…”

Certo. È il modo in cui interpretiamo i fatti che generano dolore (non il fatto in sé). Cambiando il “filtro” per l’interpretazione, non si ha più la stessa reazione. E, cosa più importante,  ci si predispone diversamente ad affrontare ciò che segue.

Visto il successo di questa tecnica, ho come la vaga sensazione che la metterà in pratica anche fuori dal lavoro, con certi conoscenti che le fanno più o meno lo stesso effetto…

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