Mio figlio che cresce. Indietro nel futuro per superare la paura

 Non riusciva a dormire. Fissava il soffitto mentre i pensieri si susseguivano nella sua mente.

Il suo bimbo stava diventando un ragazzo. Non era tanto una questione di età o di altezza. C’erano altri segnali che le mettevano la verità davanti agli occhi: la sua maggiore autonomia, i pensieri che manifestava, le compagnie che frequentava, i suoi interessi che stavano prendendo forma.

Cercava di immaginarselo fra qualche anno, ma le prendevano i timori che assalgono ogni mamma con un figlio adolescente. E lì si fermava, presa dal dubbio per un futuro che le sembrava pieno di incognite, impossibili da gestire.

“Certo che sarebbe più facile riuscire a ricostruire tutto all’indietro, con la certezza del risultato…”, si disse.

E allora fece girare velocemente le lancette del tempo. Aggiunse 30 anni. Vide suo figlio adulto, felice e in salute. Se lo immaginò con una donna al suo fianco. E con dei figli… Il che significava che nel frattempo lei sarebbe diventata nonna.

Le venne da ridere.

Che cosa sarebbe dovuto accadere prima di tutto questo? Andò indietro nel futuro.

Vide suo figlio costruirsi una carriera e fare esperienze.

E prima? Prima di tutto questo?

Lo vide dare degli esami, imparare a guidare, laurearsi, affrontare le prime delusioni della vita.

E prima?

Vide se stessa e suo marito che (prima) si informavano e (poi) imparavano come sostenere il loro figlio adolescente; vide che si impegnavano a trasmettergli un modello positivo; vide che trovavano il modo per risolvere tutti i problemi che avevano adesso.

Non poteva leggere nel futuro, questo era certo.

Ma, partendo dal futuro desiderato e tornando indietro al presente, aveva visto quali erano i passi necessari per arrivare a quel risultato.

Sapere che cosa fare, la faceva sentire più tranquilla.

Chiuse gli occhi e si addormentò serena.

a cura di Paola Fantini, life and business coach

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