Neonato morto, le mamme: “Il punto nascite di Pavullo non andava chiuso”

Avrebbe avuto un lieto fine, il caso della mamma di Pavullo che per un distacco di placenta legato a una bradicardia fetale ha perso il suo bimbo un’ora dopo averlo partorito con un cesareo d’urgenza all’ospedale di Sassuolo, se il punto nascite di Pavullo fosse stato ancora aperto?  

Se lo chiedono le mamme del Frignano che hanno visto chiudere di recente il punto nascite di Pavullo per essere dirottate agli ospedali di pianura. Tra di loro, scrive Il Resto del Carlino, c’è anna D’Orsi, che nel maggio del 2013 ha avuto un distacc di placenta risolto velocemente con un cesareo grazie al quale è nato suo figlio Giovanni, poi trasferito al Policlinico: “Nel punto nascita di Pavullo hanno salvato me e il mio bambino. Me lo dissero gli stessi dottori: se avessi dovuto essere trasferita in pianura per partorire, molto probabilmente non ce l’avremmo fatta”.

Davide Venturelli di ‘Salviamo le nascite’ ha annunciato intanto di voler avere l’accesso agli atti per valutare se e come procedere. Il comitato ‘Mamme del Frignano’ ha aggiunto: “Siamo tutti più o meno responsabili per quanto successo, per non aver voluto fare di più per proteggere una nuova vita. Chiediamo scusa a quest’anima per non aver fatto abbastanza per proteggerla”.

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