Parte la petizione per togliere l’olio di palma dal latte in polvere. La raccolta firme è cominciata sul portale Change.org ed è stata promossa dai portali specializzati Il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade i quali si rivolgono alle aziende “che da anni utilizzano il grasso tropicale per motivi quasi esclusivamente di tipo economico. Si tratta di una scelta inaccettabile dopo il parere dell’Efsa – rende noto la petizione – sulla presenza di contaminanti cancerogeni nell’olio di palma, e alla luce degli effetti nefasti causati dalla rapina delle terre e dalla deforestazione selvaggia collegata alle piantagioni in Indonesia, Malesia, nell’Africa subsahariana e in America Latina”.
Il testo prosegue così: “Le grandi aziende del settore ne giustificano l’uso, adducendo come motivo la necessità di ottenere una composizione di grassi adeguata alle esigenze nutrizionali dei lattanti di avere una maggiore stabilità. Si tratta di argomenti deboli, visto che da anni marchi come Coop, Sicura e Dicofarm (e di recente Plasmon con solo due prodotti), impiegano altri grassi senza per questo penalizzare la qualità del latte in polvere. Le argomentazioni a favore del palma sono simili a quelle dei produttori di biscotti e merendine che giustificavano l’impiego del palma con tesi improbabili, salvo poi affannarsi a cambiare velocemente le ricette per non perdere quote di mercato (come sta facendo Barilla con l’intero assortimento Mulino Bianco e Pavesi)”.
L’ultimo argomento, spiegano i promotori, “è stato segnalato dall’Efsa nel maggio 2016 quando ha denunciato la presenza di contaminanti cancerogeni e genotossici nell’olio di palma generati durante la raffinazione industriale. Se fino ad ora i produttori di latte in polvere hanno ignorato le problematiche ambientali, adesso è difficile giustificare la presenza di un ingrediente contaminato da sostanze cancerogene nel latte per neonati”.
La petizione è rivolta alle seguenti aziende e prodotti: Mellin (Mellin, Aptamil); Nutricia (Milupa); Ordesa (Blemil); Hipp (Hipp); Humana (Humana); Milte Italia (Miltina, Unimil); Nestlé (Mio, Nidina); Unifarm (Neolatte); Sterilfarma (N5+); Nipiol (Nipiol); Menarini (Novalac); Laboratori Alter (Nutribén); Plasmon (Plasmon Primigiorni); Holle Baby Food (Holle).
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Commenti:
Buongiorno, la ringrazio per avere ripreso il nostro comunicato e vi chiederei gentilmente se è possibile aggiungere il link alla petizione
https://www.change.org/p/via-l-olio-di-palma-contaminato-con-sostanze-cancerogene-dal-latte-in-polvere-per-neonati
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