“Nessun pregiudizio”. Ornella Fattori, pedagogista e coordinatrice del progetto “Educere” che grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo di Sala di Cesenatico torna per il settimo anno alla scuola dell’infanzia “Cardinal J.Schuster”, non crede che la vocazione cristiana dell’istituto possa impedire di affrontare certi argomenti considerati spesso tabù.
Educazione all’affettività e alla sessualità (temi dell’incontro del 16 marzo con la psicoterapeuta Biancamaria Vasini) così come morte e separazione (temi dell’incontro del 23 marzo con Elisa Ercolani) sono per l’esperta dell’Unione italiana pedagogisti tappe fondamentali della vita della persona. Tanto vale, quindi, parlarne: “Al di là dei valori e della religione, la sessualità ci riguarda tutti da vicino. Ed è proprio alla scuola dell’infanzia che si scopre di essere maschi o femmine. Educare alla sessualità, a questa età, significa educare al rapporto con il proprio corpo. E significa anche affrontare il tema dell’identità di genere. Sono abilità al pari delle altre che interessano lo sviluppo dei bambini”.
In fondo gli incontri (entrambi in programma alle 20,30 alla sala convegni della scuola di viale Colombo 22 a Cesenatico) sono pensati anche per aiutare i genitori a rispondere alle domande a volte difficili o imbarazzanti dei figli: “Un esempio? Se nostro figlio ci chiede il significato di ‘gay’, dobbiamo essere in grado di rispondergli. Idem per la separazione: un avvenimento doloroso che dobbiamo sapere gestire nella maniera più opportuna”. A casa, poi, ogni famiglia è libera di abbinare le proprie convinzioni religiose: “Noi teniamo un approccio scientifico da esperti. I genitori, poi, medieranno il tutto con i loro valori e il loro credo”.
Non succede sempre così, nelle scuole di stampo cattolico. A Ravenna, lo scorso anno, si era scatenata una polemica intorno a un progetto che parlava ai bambini di cose simili.
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