Olio di palma nel cibo per bambini: una petizione per dire no

sweet snacks, merendineI genitori dovrebbero essere sempre più consapevoli di ciò che le etichette dei prodotti alimentari dicono e non dicono. Lo stanno ribadendo anche a Cesena con un progetto molto interessante.

E ora parte anche una petizione per dire no all’olio di palma che imperversa nella produzione di cibo per bambini (e non solo) e che spesso si cela dietro la scritta “olii e grassi vegetali”. A lanciarla, su Change.org, sono Roberto La Pira (Il Fatto Alimentare) e Dario Dongo (Il Fatto Alimentare, Great Italian Food Trade): “Per rendersi conto di quanto l’olio di palma sia diffuso basta dire che è il grasso principale di quasi tutte le merendine, i biscotti, gli snack dolci e salati, le creme in vendita nei supermercati. L’ampio utilizzo di questa materia prima è dovuto sia al costo estremamente basso, sia al fatto di avere caratteristiche simili al burro”.

I primi firmatari chiedono che l’olio di palma venga sostituito con altri oli vegetali non idrogenati o burro e chiedono al Ministero della salute e agli enti pubblici di disporre l’esclusione dalle pubbliche forniture di alimenti che contengano olio di palma: “Questa clausola deve essere inserita in tutti i capitolati di appalto per l’approvvigionamento delle mense scolastiche, ospedaliere e aziendali, nonché dei distributori automatici collocati in scuole e pubblici edifici”.

Per firmare la petizione, clicca qui

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