Vaccini sì o no? Nell’annosa questione si inserisce un’opinione di una madre protagonista di una vicenda decisamente singolare. Lei si chiama Amy Parker, ha 37 anni, due figli e uno in arrivo, è un’insegnante inglese di musica, ed è il prodotto di un’educazione ‘naturale’: da bambina non è stata vaccinata. Ora, forte della sua esperienza, ha deciso il contrario per i propri figli. E spiega il perché su voicesforvaccines.org, sito internet a favore della vaccinazione. Si tratta quindi di una clamorosa ‘conversione’.
“Sono figlia del salutismo degli anni ’70 – spiega la Parker -. Non sono stata vaccinata e non ho assunto zuccheri fino all’età di un anno, sono stata allattata fino a quell’età, cresciuta con verdure biologiche del nostro orto e con latte crudo, niente glutammato monosodico, additivi o aspartame. Ho preso supplementi giornalieri di vitamina C e di olio di fegato di merluzzo. Mia madre si affidava all’omeopatia, all’aromaterapia e all’osteopatia, viveva di medicina alternativa. Era una vera e propria maniaca della salute. Non beveva, non fumava, non si drogava, non ci ha permesso di vedere tutto ciò che volevamo in televisione o indossare scarpe di plastica o roba del genere”.
Non solo: “Ho avuto uno stile di vita all’aperto, sono cresciuta vicino a una fattoria, ho camminato ovunque, fatto molto sport, bevuto molta acqua”. Insomma, tutto quello che serve per crescere in maniera sana. “Come avrei potuto, con la mia infanzia idilliaca e la mia salute alimentare incredibile, ammalarmi?”. Eppure, nonostante lo stile di vita, è successo. La donna elenca una sequela di malattie impressionante: “Ho contratto il morbillo, la parotite, la rosolia, un tipo di meningite virale, la scarlattina, la pertosse, varie forme di tonsilliti e la varicella. Alcune di queste patologie sono prevenibili con il vaccino”. E ancora: “Attorno ai vent’anni ho avuto l’Hpv precancerosa, il cosiddetto papilloma virus, e ha trascorso sei mesi della mia vita chiedendomi come stavo, angosciata dal pensiero di dire ai miei due bambini che la mamma aveva il cancro”.
La Parker comunque specifica: “Sono felice che la mia famiglia mi abbia dato quelle abitudini alimentari e di vita, che mia madre si interessasse di noi in quel modo ma, semplicemente, tutto ciò non mi ha impedito di prendere malattie infantili”. E’ per questo che, dopo una crisi di rigetto condita da un certo misticismo (“Ho creduto negli angeli, nella stregoneria, nei chiaroveggenti, nei cerchi nel grano, negli alieni, mi sono interessata agli Aztechi, agli Incas e agli egiziani e in qualche modo pensavo di essere personalmente benedetta dallo Spirito Santo per la capacità di guarigione”), la donna ha deciso di invertire la rotta e di vaccinare i suoi due figli.
I risultati? “Si sono ammalati raramente, hanno preso antibiotici forse due volte nella loro vita e non hanno avuto malattie infantili, eccetto la varicella, che hanno contratto durante l’allattamento. Anche loro sono cresciuti con una dieta sana, con cibo bio o fatto in casa ma non come me. Non sono stata rigorosa come mia madre ma entrambi i miei figli sono più sani di quanto io sia mai stata”.
Conclusione: “Esporre il bambino a malattie infantili è crudele, anche senza complicazioni queste patologie non sono esattamente piacevoli. Non so voi, ma a me non piace vedere i bambini che soffrono anche per un raffreddore o un ginocchio ferito. Quelli di voi che hanno evitato malattie infantili senza vaccini sono fortunati ma sappiano che non poteva succedere se non ci fossero stati gli altri bambini vaccinati”. Naturalmente quella della Parker resta un’opinione e non la verità assoluta: “Questa è la mia esperienza personale. E la mia esperienza mi induce a vaccinare i miei figli e me stessa”.
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