Sei neonati morti dopo che è stato somministrato loro un vaccino contro l’epatite B e un settimo decesso sul quale si sospettava il nesso di causa con la vaccinazione. E così la Cina è corsa ai ripari vietando l’uso di tutti i vaccini contro l’epatite B, prodotti da un’azienda nazionale di nome BioKangtai, produttrice della maggior parte dei vaccini somministrati in Cina contro l’epatite B. Due bambini sono deceduti nella provincia di Hunan, nella Cina Centrale, si sono ammalati gravemente fino al decesso dopo la somministrazione della dose. Altri casi sono stati registrati nella provincia meridionale di Guangdong e un altro in Sichuan.
Secondo l’emittente televisiva China Central Television e diverse fonti di stampa locale, aumenta la preoccupazione nel paese sulla sicurezza dei prodotti che escono dall’azienda sotto accusa.
I vaccini erano stati somministrati gratuitamente come previsto dal piano di immunizzazione nazionale. Il governo ha invitato la popolazione a non farsi prendere dal panico, invitando a considerare che il pericolo di diffusione ei certe malattie è decisamente più elevato.
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