La spontaneità di Filosofare: “L’amore? Va troppo di moda”. E “i bambini nascono dal sedere”

“I bambini nascono dalla pancia, dalla passerotta o dal sedere”. Si ride molto – con tenerezza – a vedere “Filosofare”, il video girato da Alcantara Teatro in alcune scuole di Rimini e “adottato” da Katrièm di Cesena, che sabato scorso lo ha proiettato al [Non]Museo (lo avevamo annunciato qui).

banner filosofareLa spontaneità dei bambini davanti alle grandi domande e ai grandi misteri della vita – dall’amore alla morte passando per i sogni e le guerre – emerge a tinte chiare, con un’espressività infantile ai limiti del geniale. Ne sanno molta di più di quello che pensiamo, i bambini. E intercettano dinamiche – familiari e non – che non immagineremmo fossero a loro così evidenti. “Il babbo? Non so a cosa serve”. “Quando la mamma aspetta un bambino, speriamo non le si rompano le acque”. “Il capo del nostro corpo è il cuore”.

Sul tema della morte, il marchio dell’educazione cattolica è forte: “Quando muori ti mettono in una specie di salvadanaio gigante: la tua ombra va in cielo, non te”. E ancora: “Certe volte puoi rinascere”. E poi: “I piccoli non vanno in cielo, devono crescere” ma “se hai 89 anni, Gesù ti manda in cielo”.

E l’anima, questa sconosciuta, ai bambini non pare un concetto così astratto: “L’anima ce l’ho ma nel mio corpo non si vede”, “l’anima è tutta sparsa”.

L’amore, invece, scatena le reazioni più varie: “Non so che cos’è perché il mio babbo non me lo insegna”, “per me non è una cosa così bella”, “è quando la mia mamma mi chiama patatino”, “è noia, va troppo di moda”. E sull’amore ci si allarga finché si può: con pensieri brillanti, domande profonde, intuizioni. “Se si sposano due maschi non fanno figli. Se si sposano due femmine, non so che cosa succede”.

La guerra, infine, è percepita dalla maggior parte dei bambini come qualcosa di lontano: “Qui non arriverà perché Rimini è una città famosa”.

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