In ambulanza a bordo di un razzo spaziale, grazie all’associazione Bimbo Tu

Il progetto prevede un servizio gratuito intraospedaliero a bordo di un Rocketvan, un mezzo “vestito” da astronave

BOLOGNA – In viaggio tra un ospedale all’altro ci si va su un’ambulanza ma su un “razzo spaziale”. Un modo per alleggerire almeno in parte i tanti esami a cui si devono sottoporre i piccoli pazienti. L’associazione “Bimbo Tu”, dal 2007 al fianco dei bambini affetti da patologie del sistema nervoso centrale e delle loro famiglie, offre questa possibilità ai piccoli pazienti ricoverati nelle pediatrie dell’ospedale Maggiore e del Policlinico Sant’Orsola per spostarsi all’ospedale Bellaria, quando devono sottoporsi alla risonanza magnetica. Da un anno a questa parte, grazie a un’iniziativa dell’associazione, per affrontare questo esame diagnostico complicato è stato avviato il percorso RisoAmica, una simulazione alla risonanza che aiuta i piccoli a viverla senza paura e soprattutto senza dover ricorrere all’anestesia.

Sono 71 finora i bambini dai 3 ai 12 anni che hanno aderito al progetto RisoAmica e 62 di loro sono riusciti a sottoporsi alla risonanza magnetica senza la sedazione. Rocketvan, il servizio di trasporto gratuito intraospedaliero, è un’ambulanza wrappata in stile spaziale, che fa sentire il bambino come in viaggio verso l’Universo, tra pianeti e decine di stelle dipinte nell’abitacolo blu.

Alessandro Arcidiacono, Presidente di Bimbo Tu ha spiegato che “questa ambulanza vestita da razzo spaziale trasformerà il piccolo paziente nel protagonista di un viaggio interstellare indimenticabile: un viaggio da affrontare con coraggio e fiducia grazie all’aiuto di due alleati potenti che i piccoli conoscono bene: gioco ed immaginazione”.

Il mezzo sarà guidato da un volontario di Croce Rossa e potrà essere prenotato dal medico curante dei piccoli pazienti. Testimonial è l’astronauta Paolo Nespoli, da tempo accanto a Bimbo Tu: “Con la fantasia, possiamo affrontare e superare ogni ostacolo, anche i più difficili”, commenta. “Questo significa che l’umanizzazione delle cure non è uno slogan – conclude l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini -, ma è il cuore della nostra sanità”. Il progetto ha il patrocinio di Ausl, Aosp, Comune e Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e il sostegno di Emilbanca, Conad e Pilot Pen. A realizzarlo autocarozzeria 3T e Vision Ambulanze. In prospettiva, Rocketvan potrebbe collegare anche altri ospedali del territorio.

 

 

 

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