Bologna, per il Polo dei Cuori il comico Vito racconta le ricette delle mamme e dei papà

I pizzoccheri, la crostata di amarene, il polpettone al forno, la zuppa imperiale. Sono solo alcune delle ricette delle mamme e dei papà i cui figli, cardiopatici congeniti, hanno fatto un percorso di cura nelle Unità operative di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e dell’età evolutiva del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS di Bologna, e che, in particolare, sono passati dalla casa di accoglienza “Polo dei Cuori”, dove tra il 2015 e il 2020 sono state accolte gratuitamente 881 famiglie per un totale di 1.793 persone.

Le ricette sono contenute nel libro “Vito e le ricette del Cuore: una favola per far nascere un sorriso” pubblicato da Boh! Edizioni con il contributo dell’associazione Piccoli Grandi Cuori: “Da molto tempo – spiega Paola Montanari, presidente dell’associazione – abbiamo una forte amicizia con il comico e attore Vito, che ha sempre supportato la nostra associazione e che ha una passione per la cucina, tanto che ci ha regalato anche qualche ricetta. Il ricavato della vendita del libro andrà a sostenere in particolare la nostra casa di accoglienza ma in generale tutte le attività che svolgiamo».

L’idea di dedicarsi alla cucina nasce dal quel senso di normalità che il mangiare, anche in situazioni delicate come quelle che l’associazione sperimenta ogni giorno con le famiglie che segue, rimanda: «Le ricette che le nostre famiglie ci hanno donato riportano all’atmosfera di casa, alla quotidianità. Ma ci ricordano ogni giorno anche la bellezza, che tocchiamo spesso con mano, di vedere le famiglie che ospitiamo riunite a tavola, mentre pranzano o cenano insieme. La condivisione dei pasti richiama la vita oltre l’ospedale, le cure, i problemi di salute».

Il volume, che si apre con una favola a cura di Valentina Preti, contiene 27 ricette corredate dalle illustrazioni di Cristina Stashkevich: «Si tratta di un progetto che ci soddisfa molto – conclude la presidente – di grande qualità e con uno scopo nobile, come quello di continuare a lavorare per i bambini e le loro famiglie».

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