Mense scolastiche, l’Emilia-Romagna è la regione più cara d’Italia

I genitori spendono in media 103 euro al mese, 23 in più della media nazionale. L’indagine di Cittadinanzattiva ha preso in esame tutti i capoluoghi di provincia italiani

L’Emilia-Romagna è la regione più costosa in Italia per quanto riguarda le mense scolastiche. I genitori spendono in media 103 euro al mese per la mensa scolastica. In Sardegna, la regione più economica, ci si ferma a 65. A livello nazionale si spendono circa 80 euro al mese. Questi i dati che emergono dalla V Indagine sulle tariffe delle mense scolastiche, con la quale Cittadinanzattiva ha preso in esame le tariffe di tutti i 110 capoluoghi di provincia sia per la scuola dell’infanzia che per la primaria. La famiglia di riferimento è composta da tre persone (due genitori e un figlio minore), ha un reddito lordo annuo di € 44.200, con corrispondente ISEE di  19.900. Nel calcolo della quota annuale del servizio di ristorazione scolastica si è ipotizzata una frequenza di 20 giorni mensili per un totale di 9 mesi escludendo eventuali quote extra annuali e/o mensili.

In Emilia-Romagna, nel dettaglio, per le scuole dell’infanzia il costo medio del pasto è di 5,18 €, con un costo mensile di 103,60 euro e uno annuale di 932,40 (erano 943 lo scorso anno, -1,17% rispetto all’a.s. 2019/2020). Le città più care della regione sono Parma, con un costo annuale di 1.112 euro (6,18 euro a pasto) e Reggio Emilia, con 1.102 euro annuali (6,12 euro a pasto), posizionandosi rispettivamente al 3° e 4° posto tra le città più care in Italia, dopo Torino e Livorno.

Il dato nazionale indica, per la scuola dell’infanzia, un costo medio del pasto di € 3,99, il mensile di € 79,72 e l’annuale di € 717,44, con un aumento minimo rispetto allo scorso anno pari a 0,65%.

Veniamo alla scuola primaria. In Emilia Romagna si spendono 5,16 euro in media a pasto, con un costo mensile pari a 103,20 e uno annuale di 928,80 euro. Il dato ha registrato una diminuzione rispetto allo scorso anno del 2,42% (il valore complessivo era di 952 euro annui)

Nella scuola primaria, il costo medio nazionale del singolo pasto, è invece di €4,04, su base mensile di € 80,79 e annuale di € 727,11, con una variazione minima rispetto al 2019 pari a 0,25%. Anche qui le città più costose della Regione risultano essere Parma (1.112 euro anno, 6,18 euro a pasto) e Reggio Emilia (1.102 euro anno, 6,12 a pasto), risultando rispettivamente al 2° e 3° posto tra le città più care in Italia.

Il Nord si conferma l’area geografica con le tariffe più elevate, in media 813€ per nove mesi di mensa nella scuola primaria, e 802€ in quella dell’infanzia; segue il Centro, 697€ nella primaria e 676€ nell’infanzia; più contenuti i costi al Sud con 662€ nella primaria e 649€ nell’infanzia. Tuttavia l’incremento maggiore si rileva nelle regioni centrali, le tariffe crescono, ma di poco, anche al sud mentre calano al nord.

Rispetto all’anno precedente, le tariffe a livello nazionale sono rimaste sostanzialmente invariate; in Puglia e in Toscana l’incremento più elevato (rispettivamente +5,97% e +5,73%).

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