Servirà a orientare le famiglie i cui figli siano dislessici, discalculici, disgrafici o disortografici.

«A Rimini è Dsa circa il 4% degli studenti, in linea con le statistiche nazionali – spiega Natoli -. Oggi, rispetto a qualche anno fa, la scuola è più preparata. Ma c’è ancora tanto da fare, sensibilizzare, informare. Il nostro cruccio è quello delle famiglie, che dal momento della diagnosi si trovano scaraventate in un mondo nuovo, spesso inconsapevoli sul da farsi e sui propri diritti. Tra gli strumenti compensativi e dispensativi e i percorsi di potenziamento con cui prendere confidenza, mentre il disagio psicologico prende piede, l’impatto è davvero fortissimo».
L’idea dello sportello nasce dal vuoto davanti al quale i genitori si trovano dopo la diagnosi: «La Neuropsichiatria, da sola, non essendo i Dsa dei problemi strettamente sanitari, non può attuare una presa in carico. Noi, con la nostra esperienza, possiamo invece sostenere le famiglie nell’affrontare una realtà nuova, mostrando loro quali risorse esistono sul territorio».
Per il momento lo sportello si attiva via telefono o su Zoom (dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 16 chiamando il 375-5896974 o scrivendo a sportellodiversistili@gmail. com). Nel frattempo, EduAction ha in programma, per il 31 maggio alle 21, l’incontro “Implicazioni dei Dsa. Testimonianza di genitori e ragazzi” (ci si iscrive su https://forms.gle/ dKtRTKUqDq7aX9b46).
«Teniamo a dire – conclude Natoli – che se affrontati con i giusti strumenti e il giusto atteggiamento, i disturbi specifici dell’apprendimento non inficiano la carriera scolastica di nessun bambino o ragazzo. L’importante è conoscere percorsi e opportunità: questo fa la differenza».
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta