Il governo vuole sei mesi di maternità, di cui un mese obbligatorio per i papà

Un disegno di legge vuole portare l’assenza del lavoro dal padre allungandolo da una settimana a trenta giorni

C’è un disegno di legge del governo che prevede l’allungamento della paternità fino ad un mese dopo la nascita del figlio. A presentarlo la sottosegretaria al Lavoro Francesca Puglisi (che ha la delega alle Pari Opportunità). Si tratterebbe di un aumento considerevole: si è appena passati dai cinque ai sette giorni grazie ad un emendamento presentato in legge di Bilancio.

Parlando con Repubblica, Puglisi ricorda che uno dei motivi che portano le donne ad essere pagate meno è che « restano indietro nella carriera, il più delle volte perché si devono occupare della cura dei figli e della famiglia». Il mese di congedo parentale del padre «non potrà essere trasferito alla madre, attueremo una serie di misure per promuovere una rivoluzione culturale. I sette giorni ottenuti in legge di bilancio sono ancora pochi e spesso i padri non prendono neanche quelli, ci vuole un’azione forte di governo».

Il governo vorrebbe trasformare l’attuale congedo di maternità in un congedo familiare di sei mesi: cinque mesi per la madre e uno – appunto – per il papà in modo da redistribuire, almeno in parte, l’impegno in famiglia.

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