L’Emilia-Romagna scende in campo per la partita “della vita”: trovare un donatore compatibile per tutti i pazienti in attesa di trapianto di midollo osseo.
Ha preso il via 15 settembre, per concludersi sabato 22, “Match it now”, la settimana organizzata da Admo (Associazione donatori midollo osseo) Emilia Romagna Onlus per informare, sensibilizzare i cittadini e reclutare nuovi donatori. Oltre trenta le iniziative previste su tutto il territorio e un migliaio le persone coinvolte, tra sanitari e volontari; con una possibilità concreta, per i giovani tra i 18 e i 35 anni, di iscriversi al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, tramite un semplice prelievo di saliva effettuato da personale sanitario accreditato.
Un’iniziativa sostenuta e patrocinata dalla Regione, impegnata da anni su questo fronte per reclutare nuovi donatori ed azzerare le liste d’attesa dei pazienti, grazie a modalità innovative di “tipizzazione” come il tampone salivare, proposto come modello di integrazione a quello del sangue. Un obiettivo formalizzato dall’intesa Regione-Admo ER siglata a fine 2016, che ha permesso di raggiungere un risultato importante: l’Emilia-Romagna, infatti, ha mantenuto anche nel 2017 il primo posto in Italia per numero di nuovi donatori di midollo osseo. Gli iscritti lo scorso anno sono stati 5.260, trend confermato anche per il 2018, e un’età media molto bassa: il 70% degli iscritti nel Registro regionale ha tra i 18 e i 25 anni.
“Nessun gesto come quello della donazione, che sia di sangue, organi, tessuto o midollo osseo, porta in sé un così grande valore sociale ed etico, perché permette di salvare delle vite umane- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Per questo siamo impegnati, assieme alle Associazioni e alla straordinaria rete di volontari che non ci stancheremo mai di ringraziare, a potenziare e rendere più agile l’intero sistema del trapianto di midollo. Abbiamo messo a disposizione competenze e risorse per pianificare il reclutamento di nuovi donatori, e siamo orgogliosi del primato mantenuto dall’Emilia-Romagna, un’altra testimonianza della grande sensibilità e generosità della nostra gente. A cui si aggiunge- sottolinea l’assessore- la disponibilità di un servizio sanitario regionale che quando c’è da attivarsi per nobili cause, non si tira mai indietro”.
Grazie ai contributi regionali, vengono coperte le spese di acquisto dei kit per i prelievi salivari, che sono poi inviati al laboratorio di Immunogenetica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola-Malpighi di Bologna per effettuare la tipizzazione, il procedimento che permette di ricavare il profilo del donatore (solamente una persona ogni 100.000 è compatibile con un paziente affetto da patologia ematologica in attesa di trapianto) e aggiungerlo al Registro regionale dei donatori di midollo osseo dell’Emilia-Romagna, parte integrante di quello nazionale e del circuito internazionale.
“I risultati raggiunti dall’Emilia-Romagna in questi anni sono frutto del grande lavoro svolto tutti insieme, da una rete che parte dal fondamentale operato dei volontari Admo ed arriva alle istituzioni sanitarie regionali, uniti con l’unico obiettivo di trovare un donatore compatibile per ciascun paziente in attesa di trapianto- aggiunge Rita Malavolta, presidente Admo Emilia-Romagna e Admo Federazione Italiana-. La convenzione siglata tra l’assessorato alla Salute e Admo Emilia-Romagna è stata la chiave di volta, portando la regione ai primi posti in Italia e diventando il modello preso ad esempio a livello nazionale. I 4.000 nuovi potenziali donatori iscritti nei primi sette mesi del 2018, frutto delle attività nelle scuole, università e piazze, confermano che la strada intrapresa è quella giusta e ci spingono ad andare avanti con la stessa forza e passione per donare nuove Speranze di Vita!”.
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