Sei anni segregata in casa, senza la possibilità di uscire da sola e frequentare persone. Una donna tunisina di 34 anni residente a Rimini era maltrattata dal marito suo connazionale. E lo era anche in questi giorni, quando ha chiamato i carabinieri perché stava soffocando insieme alla figlia di pochi mesi nel garage in cui l’uomo le aveva rinchiuse.
Come riporta La Repubblica, la sorta di garage in cui i tre vivevano era di tre metri per due e senza finestre.
Il marito, disoccupato, secondo i racconti passava il tempo a giocare alle macchinette.
Quando i militari sono arrivati nel residence del lungomare dal quale la donna ha chiamato, si sono trovati davanti a un locale basso e piccolissimo, chiuso da una serranda elettronica. La 34enne, per il caldo e la mancanza d’aria, stava molto male.
Mamma e bimba sono ora in una struttura d’accoglienza. Il marito aveva più volte pestato la moglie, pretendendo da lei soldi su soldi.
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