“Tornatevene a casa vostra”, “vi ammazzo tutti”. Sono le parole che qualche giorno fa un uomo ha rivolto ai bambini stranieri che frequentano “La scuola sotto gli alberi”, il doposcuola che l’associazione Città Meticcia gestisce d’estate alla Rocca Brancaleone di Ravenna.
A denunciarlo è il giornalista Matteo Cavezzali che partecipa alle attività conducendo un corso di teatro insieme a Jenny Burnazzi: “Per fortuna appena l’uomo si è allontanato è arrivata una pattuglia della polizia municipale a cui abbiamo raccontato l’accaduto e da allora passa almeno due volte al giorno a controllare la situazione, per fortuna non abbiamo più rivisto l’uomo. Ma a colpire è che non era mai successo prima, in tutti questi anni. Credo proprio che sia cambiato il clima e ormai ci sia un senso di impunità, lo abbiamo notato anche da altri atteggiamenti e comportamenti. Se fino a poco tempo fa era ‘non sono razzista, ma…’, ormai siamo al ‘sono orgogliosamente razzista’. Per fortuna c’è anche una buona notizia: i ragazzi volontari che scelgono di dare una mano sono sempre tantissimi”.
L’episodio non è rimasto isolato. Qualche giorno dopo, infatti, una donna si è avvicinata ai bambini cercando di allontanarli dalla zona delle altalene: “Qui non potete stare”. Quel giorno Cavezzali non era presente ma i “colleghi” glielo hanno riferito.
Sabato 28 luglio, alla Rocca, si terrà lo spettacolo conclusivo del laboratorio di teatro.
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