Il caso del Gay Pride festeggiato al centro estivo del nido Meridiana di Casalecchio di Reno, dato in concessione dal Comune alla cooperativa Dolce, arriva in Parlamento con un’interpellanza ai ministri dell’Istruzione e della famiglia presentata dal deputato bolognese di Forza Italia Galeazzo Bignami.

Intanto Pietro Segata, presidente della coop, ha avviato un’indagine interna per capire perché le educatrici abbiano preso la decisione senza consultare né il vertice né alle famiglie: “Vogliamo rispondere sia ai genitori che al Comune che ci affida in concessione questa struttura che d’estate diventa un servizio aperto ai bambini fino ai 6 anni”, ha detto a Il Corriere della Sera.

Segata non mette in discussione il valore pedagogico di un lavoro sulle differenze ma il collegamento con il Gay Pride, “iniziativa politica fortemente connotata”.

Diverse mail, intanto, sono state mandate dai genitori alla cooperativa: “Alcune famiglie solidarizzano con noi, altre non hanno apprezzato molto l’iniziativa, ma nessuna di queste ha pensato anche solo per un attimo di non mandare più i figli al centro estivo. Il patto di fiducia tra educatrici e genitori non si è rotto, anche per questo non abbiamo avviato alcuna azione disciplinare. Ma a loro deve essere molto chiaro che con un’iniziativa così hanno messo in difficoltà tutte le loro colleghe: la cooperativa è un bene comune”.