Mamma critica la dirigente in chat, figlia espulsa dall’asilo

La mamma ha scritto nella chat dei genitori dell’asilo “Ma dai, chi vuoi che se la pigli?” in riferimento a una presunta relazione sentimentale di una dirigente dell’istituto. Per tutta risposta la scuola – avvertita da qualcuno che, evidentemente, non vedeva l’ora – ha cacciato la figlia di 4 anni e ha impedito la futura iscrizione del fratellino di 2.

Ai tempi dei social e delle chat i pettegolezzi rischiano di essere pagati molto caro e di finire, come in questo caso, con una battaglia legale perché, a differenza delle vecchie chiacchiere da bar, “scripta manent”. Le frasi, cioè, restano. E vengono condivise, copiaincollate, salvate. La vicenda in questione, come rendono noto i media locali, è cominciata con un messaggio ironico su una chat di un gruppo di genitori di una scuola paritaria di Milano. L’istituto non ha gradito e ha fatto recapitare una raccomandata alla donna con la quale ha comunicato la sospensione di ogni servizio e ha consigliato di evitare di portare “la minore in classe, onde evitare ogni disagio”. Non solo: la scuola “si riserva azioni per tutelare l’onorabilità e l’immagine della coordinatrice”.

Si passa alle carte bollate, dunque. I legali della famiglia hanno definito il comportamento dell’asilo “ritorsivo e ingiustificato” nei confronti della bambina. Da qui una richiesta di risarcimento danni. Resta un solo dubbio che le cronache locali non sciolgono ma che appare centrale: chi ha “fatto la spia”?!

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