Tre milioni di euro. Questa la cifra chiesta ad Acer da Arcangelo Maror, padre del bimbo di nove anni, Alessandro, morto il 15 agosto di due anni fa in una casa popolare di Bologna a causa della rottura del vetro di una portafinestra.
Come riporta Il Resto del Carlino, se l’azienda non risponderà entro i termini previsti, il legale della famiglia procederà con la causa civile.
Sul fronte penale, per il momento, c’ stata la richiesta di rinvio a giudizio per il funzionario Acer responsabile della manutenzione, accusato di omicidio colposo.
Alessandro, i cui genitori sono di Capo Verde, quel giorno era in casa da solo con il nipotino di tre anni: la madre e la sorella erano infatti uscite a fare la spesa. Per liberare il nipote, rimasto intrappolato in balcone, Alessandro diede un calcio alla portafinestra. Ma il vetro, non a norma, si ruppe recidendogli l’arteria femorale.
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