Il trucco di una mamma per non perdere di vista i bimbi al parco

foto di archivio

Perdere i bambini al parco. E’ il terrore di ogni genitore (e di ogni nonno). Con l’arrivo della bella stagione si moltiplicano le occasioni per i nostri piccoli per stare all’aria aperta e, di conseguenze, anche le possibilità di combinare qualche piccolo guaio. Piccolo, non necessariamente grande. Come, appunto, allontanarsi in un parco affollato e confondersi in mezzo a decine di altri bambini. A chi non è mai successo? Quei trenta secondi/minuto di terrore in cui nella testa di un genitore passa di tutto, anche le ipotesi più improbabili: dall’anonima sequestri fino ai marziani. E’ umano e comprensibile così come è normale che un bambino un po’ vivace abbia voglia di trasgredire e di scoprire il mondo mentre la mamma magari si fa due chiacchiere con un’amica e il piccolo ha approfittato giusto di quell’attimo di distrazione per dileguarsi nella folla. Se poi ce ne sono due da badare è ancora più difficile avere la situazione sotto controllo: immancabilmente uno se ne va in una direazione e il fratellino/sorellina nell’altra! Spesso si tratta di paure infondate, la ‘grande fuga’ dei nostri piccoli monelli finisce venti metri più in là, in prossimità di uno scivolo, dietro un cespuglio o un albero. Eppure ogni volta che i bambini spariscono dalla visuale un genitore è assalito dai brutti pensieri e/o dai sensi di colpa: “Eppure, era qua un attimo fa, maledetto Facebook…”.

Assodato che non possiamo avere delle telecamere al posto degli occhi né mettere la catena ai nostri figli o seguirli passo passo come fanno certi genitori ansiosi (“Giuliooooo, non ti arrampicare… Giulioooo, attento a dove mette i piedi, Giulioooo non toccare, Giuliooo, no, quello è sporco, Giulioooo, non correre, Giulioooo, fai giocare quel bambino, Giulioooo….) col risultato di trasmettere lo stress alla prole e considerato che con l’età diventano più gestibili (non tutti purtroppo…), vogliamo raccontarvi cosa ci ha detto qualche giorno fa una mamma di Ravenna, la signora Monica. Si tratta di un piccolo trucco per individuare subito i figli in mezzo a tanti altri e mettersi il cuore in pace, controllando la situazione a distanza senza patemi eccessivi.

La sua scoperta è stata quasi casuale. Per le attività sportive dei suoi due bambini di 5 e 8 anni, Monica doveva comprare alcune paia di calzini e al momento della scelta si è buttata su alcuni modelli giallo fluorescenti. Così, per gusto, per variare un po’, senza particolari intenzioni. Quando i figli li hanno indossati però si è accorta del vantaggio. Erano gli unici ad averli e, con i pantaloncini corti, erano immediatamente riconoscibili in mezzo agli altri. Per verificare dove fossero, bastava che guardasse in basso. Da lì l’intuizione: “D’ora in poi, – ha pensato la mamma – con la bella stagione, quando li porto al parco farò sempre indossare loro i calzini sportivi e se scelgo un buon punto di osservazione potrò restare seduta su una panchina in santa pace e senza ansie!”. Naturalmente si tratta di un rimedio ‘casalingo’ e non garantisce risultati contro bambini, come dire?, fortemente intraprendenti ma soprattutto c’è da considerare un aspetto: se tutte le mamme decidessero di seguire il consiglio di Monica, allora si ritornerebbe punto e a capo. I bambini sarebbero indistinguibili al primo colpo d’occhio. Toccherebbe mettersi d’accordo almeno con le mamme degli amichetti (“Io giallo fluo, tu verde, lei fucsia…) ma, alla lunga, non basterebbe neanche quello. Monica, scherzando, ha suggerito: “A quel punto potrei provare con i capelli fosforescenti!”. No, Monica, per favore!

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