Due bambini di 8 e 10 anni. Due bulli e anche qualcosa di più, a sentire le cronache locali. Infatti si parla di molestie, calci, pugni e aggressioni varie. E sistematiche nonostante gli avvertimenti. Per mesi i due hanno reso la vita impossibile ai loro coetanei delle elementari durante il tragitto da casa a scuola: facevano i prepotenti sullo scuolabus, sordi ad ogni richiamo. Dell’autista, dei carabinieri in pensione che accompagnano i bambini e perfino del sindaco che li aveva convocati appositamente assieme alle famiglie. Niente, come spiegano le fonti locali, i due si comportavano come veri e propri delinquenti in erba.
Alla fine la soluzione è stata trovata proprio da Riccardo Szumski, primo cittadino del comune in questione, Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso. Visto che le violenze e i pestaggi continuavano, il sindaco ha vietato ai due bulli di usufruire del trasporto scolastico comunale. E dal momento che le famiglie spesso non potevano accompagnare i figli a scuola in auto, per un mese i due, scortati a turno da un genitore, sono andati a scuola a piedi. Quattro chilometri fra andata e ritorno: una distanza sicuramente abbordabile, considerato che in Africa vi sono dei bambini che quotidianamente percorrono tragitti doppi o perfino tripli.
Risultato: dopo un po’ i teppisti hanno alzato bandiera bianca. Il sindaco ha spiegato al quotidiano Il Gazzettino: “Gli adulti hanno fatto chiedere scusa per i loro comportamenti” mentre “sia i bimbi che i genitori mi hanno chiesto di riammetterli sullo scuolabus, promettendo che l’atteggiamento sarebbe cambiato”. Difatti la situazione è decisamente migliorata: “Pur rimanendo dei ragazzi esuberanti – ha precisato il sindaco – non hanno più fatto del male a nessuno“.
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