A chi non è mai capitato ti trovarsi nella situazione di dover compiere una commissione urgente, ma di non sapere come fare perché soli a casa con il proprio bambino? Il nonno non c’è, il/la compagna è al lavoro…che fare? Sorvolando su fantasiose soluzioni da film come i figli chiusi nel box doccia, cerchiamo almeno di fare chiarezza sulle implicazioni legali utili per prendere le decisioni più “assennate”.
Il codice penale (art. 591 c.p.) punisce con la reclusione da 6 mesi a 5 anni chiunque abbandoni un minore di 14 anni, ovvero una persona incapace per malattia fisica o mentale, per vecchiaia, o per altra causa di provvedere a se stessa e della quale abbia l’obbligo di cura o di custodia, ovvero chi abbandona all’estero un minore di 18 anni, a lui affidato nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro.
A causa dello spazio di trattazione, non è il caso di dilungarci sulle aggravanti speciali. Ciò che probabilmente è più opportuno segnalarvi è che “l’abbandono di minori” è qualificato come “reato di pericolo”, la qual cosa significa che la condotta del genitore è rimproverabile anche se non si verifica alcun evento dannoso, ed è considerata punibile per il solo fatto di aver esposto il minore ad un pericolo per la propria incolumità. La giurisprudenza di Cassazione col tempo ha meglio delineato i contorni, affermando che integra la condotta punibile anche (per esempio) il lasciare in custodia il minore anche a terze persone evidentemente non in grado di assisterli, o nel non vigilare adeguatamente (dormire col minore lasciato a se stesso) ovvero non adoperarsi di fare intervenire persone in grado di aiutarli in caso di pericolo anche in presenza del genitore (si pensi, per esempio, il caso del bambino che si è arrampicato e per scendere in sicurezza necessiti di aiuto qualificato come i pompieri).
Quindi, esistendo per legge una presunzione assoluta di incapacità dei minori di 14 anni, la scelta migliore è organizzarsi bene ed evitare di lasciare i propri figli infraquattordicenni soli a casa (che per la Suprema Corte è da considerarsi luogo pericoloso al pari di qualunque altro), magari cercando l’aiuto temporaneo di un vicino e allontanandosi per un tempo strettamente necessario ancorché brevissimo.
Tuttavia nel caso che proprio si sia costretti per qualche insondabile ragione a dover lasciare solo il minore non proprio in età infantile per un po’ (non tutti siamo genitori ma tutti siamo stati figli), è opportuno ricordarsi che nelle valutazioni sulla condotta possono avere un ruolo importante il contesto in cui ciò avviene, come una casa con o senza barriere architettoniche pericolose (scale), la presenza in casa di fratelli più grandi (anche se minori di anni 18), aver lasciato al figlio precise istruzioni sul non aprire a estranei e/o sul non allontanarsi da casa e/o su come rintracciare qualcuno in caso di bisogno.
Il consiglio migliore, comunque, resta sempre quello di non avere comportamenti stereotipati e usare il buonsenso valutando e situazioni caso per caso ma consapevoli che, purtroppo e tristemente, si assiste ad un sempre più largo uso di questo tipo di denunce tra genitori in separazione come “arma” da usare in Tribunale contro il/la compagna.
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Commenti:
Salve, proprio ieri al ritorno da una gita domenicale mi è capitato di trovare un bambino (che poi ho saputo avere 7 anni e mezzo) in procinto di attraversare una strada statale molto trafficata e pericolosa….dopo essermi fermato con la macchina per farlo passare mi sono reso conto che stava da solo alchè sono sceso e ho cominciato a fargli un pò di domande, su cosa stesse facendo, dove stessero i suoi genitori, ed ho capito che non aveva le idee molto chiare….mi ha risposto che stava seguendo un suo amico del quale però, nei paraggi, non c’era traccia. Insomma…ho dovuto insistere un pò per convincerlo ad indicarmi la sua abitazione, distante un paio di chilometri!, e riaccompagnarlo a casa (a piedi non in macchina ovviamente e chiedendo ai passanti se lo conoscessero anche per tutelarmi da eventuali sospetti nei miei confronti). Arrivati davanti il portone della sua casa ho bussato sperando di poter parlare con un genitore ma invece è uscito un ragazzo sui tredici quattordicianni che mi ha detto essere il fratello e che i genitori erano al lavoro….anche il bambino ha confermato la sua versione. A quel punto con un pò di titubanza gliel’ho riconsegnato facendogli capire non è possibile lasciare un bambino così piccolo fuori casa da solo e che avrei anche potuto chiamare la polizia con gravi conseguenze per loro, lui si è scusato promettendomi che non sarebbe più successo. Era chiaro che la situazione familiare non era delle migliori viste anche le condizioni igieniche dei due….
Mi continuo a chiedere però se ho agito correttamente, se ho rischiato qualcosa e se magari avrei potuto fare qualcosa in più….
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