Venti minuti. Sono stati sufficienti venti minuti in cui ha lasciato da solo in casa il figlio di 11 anni per ritrovarsi a processo con l’accusa di abbandono di minori. La vicenda, come spiegano i media locali, si svolge ad Ivrea, in provincia di Torino, e si inserisce in una delicata causa di separazione. Come aveva spiegato a ERMamma qualche tempo fa l’avvocato Giuseppe Roccafiorita, “purtroppo e tristemente, si assiste ad un sempre più largo uso di questo tipo di denunce tra genitori in separazione come “arma” da usare in Tribunale contro il/la compagna”.

E dunque. La domenica in questione il padre del bimbo e la nuova compagna si sono assentati per una breve passeggiata lasciando il piccolo a casa da solo. A quel punto il bambino telefona alla madre la quale lo esorta ad avvertire il 113. Gli agenti accertano il fatto e col tempo entrambi i genitori si ritrovano a processo con la medesima accusa: abbandono di minore, appunto. Il padre per aver lasciato da solo l’undicenne. La madre, che non era lontana al momento del fatto, per non essere andata a riprenderselo. Il padre ha provato a giustificarsi dicendo che era stato proprio il bambino a non volere uscire e che comunque lui e la compagna erano raggiungibili tramite cellulare. Tutto inutile: dovrà vedersela col giudice.

L’episodio risale al 2015 fa mentre i genitori si sono separati l’anno precedente. La causa civile per la separazione non risparmia colpi bassi, tra i quali anche questo risvolto penale.