Fugge dall’asilo a 18 mesi, lo trovano sulle sponde di un laghetto

Lo hanno trovato sulle sponde di un laghetto, solo, tutto sporco di fango. Giocava beatamente ignaro dei pericoli che stava correndo. A 18 mesi era riuscito a fuggire dall’asilo, a farsi ben 200 metri del tutto indisturbato e ad arrivare vicino a quello specchio d’acqua dove avrebbe potuto trovare facilmente la morte per annegamento. Per fortuna un passante si è accorto della presenza del piccolo e ha lanciato l’allarme. E’ stata dunque un’avventura a lieto fine quella del bambino che giovedì scorso è scappato dall’asilo nido comunale “La Margherita” di Agliana (in provincia di Pistoia) ma i rischi corsi sono stati veramente enormi.

Adesso tutti si stanno chiedendo come possa essere successa una cosa del genere. Per primi i carabinieri che hanno aperto un’inchiesta per accertare come il piccolo possa essere uscito da solo dall’asilo e le eventuali responsabilità penali da parte del personale. Possibile che nessuno abbia controllato? Che non si sia accorto dell’assenza del bimbo? Secondo quanto spiegano i media locali, la struttura che ospita tre asili nido (i bimbi della Margherita sono 25) doveva essere provvisoria ma gli anni passano e ancora quella definitiva non si vede.

Scrive una madre su Facebook: “L’assessore e i responsabili hanno detto che la porta sarà presidiata a costo di starci loro. Le tate erano distrutte. Quello che è successo è gravissimo. Ma perdere di vista un bambino può succedere. Non può succedere che esca fuori, ed è accaduto perché la porta pare non essere responsabilità di nessuno“. Tutta la comunità è infuriata e chiede la messa in sicurezza della struttura con un’apposita vigilanza all’ingresso ma intanto tira un sospiro di sollievo pensando a quello che sarebbe potuto succedere giovedì scorso.

Un analogo episodio si era verificato la settimana scorsa a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, quando un piccolo ospito del nido Gatto Talete aveva approfittato di un cancello rotto ed era finito fuori dalla struttura. Anche in quel caso era stata una passante ad evitare guai peggiori.

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