
Il petting e il sesso orale sono parti fondamentali di un’esperienza erotica realmente appagante ma l’approccio al sesso orale, sia ricevuto che praticato, è ancora un argomento tabù per la maggior parte delle donne anche quelle che a parole si dipingono come emancipate e aperte a sperimentare.
Riguardo al ricevere sesso orale, si registra un gradimento diffuso: alla maggioranza delle donne piace il cunnilinguus e anzi un uomo che non è generoso a riguardo viene giudicato assai negativamente come amante. La fellatio invece non a tutte piace. Molte vedono in questa pratica una sorta di atto di sottomissione della donna all’uomo, una sottomissione che contrasta con la propria concezione di donna-dominatrice nella vita e nei rapporti, un ruolo a cui a letto non si può certo abdicare anteponendo il godimento del maschio al proprio. Questa è un’impostazione di rifiuto intellettuale e filosofico della fellatio. C’è poi un rifiuto e un’antipatia verso questa pratica perché la si assimila a qualcosa di perverso, impuro, che mette a disagio, una cosa che fanno le “donne di facili costumi”, e se si fa è solo per fare un favore al proprio partner, ma non certo per vocazione e gusto di farlo. E a sentir e le testimonianze degli uomini a riguardo, se c’è qualcosa di peggiore di una donna che non pratica la fellatio è una donna che pratica una fellatio fatta male e controvoglia.
Riguardo al cunnilinguus invece esistono due categorie di uomini. Chi ne va matto quasi preferendolo all’atto sessuale in sé e chi prova repulsione e imbarazzo nei confronti di esso. In una coppia ideale entrambi i partner praticano reciprocamente il sesso orale, godendo sia nel farlo che nel riceverlo, ma, ahimè, in molte coppie si ingenerano circoli viziosi di recriminazioni reciproche: “Se tu non fai questo a me io poi non lo faccio a te!”, “Prima devo godere io, poi tu… se non hai destrezza col clitoride e vai dritto alla penetrazione sei un pessimo amante… egoista e rozzo”.
Magari un atteggiamento più morbido da parte di noi donne e meno intimidatorio sarebbe utile per far apprezzare gradualmente il cunnilinguus anche a chi non ha particolare dimestichezza e disinvoltura con esso. A volte l’uomo va portato con mano dove noi vogliamo, non disprezzato e ridicolizzato perché ha remore a lasciarsi andare su una cosa che lo ha sempre intimorito o imbarazzato. Così come le donne che vedono la fellatio come un favore, un fastidio, una pratica da sbrigare più in fretta possibile e solo per dovere, dovrebbero provare a immaginarla come un’attività che dà piacere nel fatto stesso di farla, un momento di intimità eccitante per entrambi, fatto con spontaneità e fantasia. Il segreto è semplice: lasciarsi andare, più si è generosi e più si riceve generosità…buttiamoci e sperimentiamo. Prima noi, lui ci seguirà…
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