Il padre lo aveva rimproverato perché non voleva tornare a scuola per le lezioni pomeridiane. Lui è andato nella sua cameretta e si è impiccato con una sciarpa: se l’è arrotolata al collo, l’ha fissata a un armadio e poi si è lanciato. Quando la madre, che era in casa con il marito e i fratelli, lo ha trovato, per il piccolo, 8 anni e di origine pakistana, non c’era già niente da fare. Inutile è stata la corsa verso l’ospedale. L’episodio, come riportano i media locali, si è verificato ieri a Travagliato, comune in provincia di Brescia.
Secondo le prime ricostruzioni, non è stato trovato alcun messaggio o segnale della volontà di suicidarsi, ammesso che a quell’età il bambino potesse capirne realmente il significato e avesse la piena capacità del gesto. Probabilmente, questa una delle ipotesi, il piccolo voleva compiere un gesto dimostrativo, ‘spaventare’ i genitori: una sciocchezza finita in tragedia. La famiglia – genitori e quattro figli – viene descritta come “tranquilla, ben integrata”.
Lo psicoanalista Giuseppe Maiolo ha dichiarato al Giornale di Brescia: “Varrebbe la pena domandarsi se questo devastante disagio dei minori non sia dato dalla difficile e oggi sempre più anticipata fase di transizione che fa passare dall’infanzia all’adolescenza o incaglia per lungo tempo nelle sabbie mobili dell’età giovanile”. Il preside della scuola elementare frequentata dal bambino invece ha precisato che quest’ultimo “non aveva problemi particolari né di rendimento scolastico né di comportamento”.
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