
A marzo dello scorso anno aveva salvato la vita a tre bambini nel giro di 24 ore. Tutti rischiavano di morire soffocati perché avevano ingerito qualcosa e l’intervento della dottoressa e del suo team era stato provvidenziale. Il 2018 di Maria Majori è cominciato con un’altra operazione decisiva: nella notte fra il 31 dicembre e il primo gennaio, alla guida dell’equipe della struttura di Pneumologia ed endoscopia toracica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, ha operato una bambina di 16 mesi che rischiava il soffocamento per alcuni pezzi di mandorla finiti nei bronchi.
La piccola, residente a Correggio (Reggio Emilia) il 30 dicembre aveva messo in bocca una mandorla ed aveva avuto una crisi di tosse: l’intervento della madre pareva avere scongiurato il peggio ma il giorno successivo le sue condizioni erano peggiorate perché un pezzo era rimasto incastrato nei bronchi. Così è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma, dove è stata sottoposta ad un delicato e complesso intervento: è emerso che nel bronco che porta al polmone sinistro c’erano anche alcune parti di guscio. L’intervento è perfettamente riuscito e adesso la bambina sta bene. Assieme alla Majori sono intervenuti i medici Francesca Mensi, Federico Martello, Raffaele D’Ippolito.
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