Epidemia di morbillo in ostetricia: 13 casi

Una vera e propria epidemia di morbillo in ostetricia: tredici casi fino ad ora accertati in poche settimane. Tra questi una ginecologa, un’ostetrica e un neonato. Succede all’ospedale “Borea” di Sanremo. Come riportano i media locali, il piccolo è stato trasferito al Gaslini di Genova mentre altri cinque contagiati sono stati ricoverati nel reparto di malattie infettive della struttura sanremese. Dagli accertamenti fatti dalla Asl di Imperia è emerso che nessuno dei contagiati (la maggior parte adulti tra i 30 e i 45 anni ma c’è anche una ragazzina di 13 anni) era vaccinato, neanche i medici. Circostanza che per altro conferma i dati nazionali sugli obblighi vaccinali del personale sanitario: a mala pena il 20% li adempie mentre l’altro 80% si attira le critiche dei colleghi: “Come possiamo essere credibili nelle campagne per le vaccinazioni se siamo noi i primi ad evitare? Come possiamo dare il buon esempio?”, dicono.

Tornando al caso ligure, il sospetto è che qualche visitatore del reparto sia stata la causa primaria del contagio. Le prime ad ammalarsi, a fine dicembre, sono state proprio la ginecologa e l’ostetrica. La prima era stata ricoverata, la seconda si è curata a casa. Tra i contagiati anche un uomo la cui moglie aveva appena partorito: né la donna (che aveva già contratto la patologia da bambina) né il neonato però hanno preso la malattia. L’Asl ha provato a gettare acqua sul fuoco spiegando per bocca del direttore generale che “non siamo davanti ad una epidemia, nessun allarmismo“. Anche la morte di un uomo di 41 anni (che non aveva avuto alcun contatto con l’ostetricia) avvenuta a Sanremo lo scorso 5 gennaio per complicazioni da morbillo, è stata definita dalle autorità sanitarie locali “un caso isolato”. L’uomo, sebbene fosse obeso (pesava 160 chili), nelle parole dei parenti “era sano e non aveva alcun problema di salute a parte una leggera ipertensione”.

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