Una storiaccia. Cominciata male e finita peggio. La protagonista è una ragazzina di 13 anni che resta incinta del padre nel 2013. A quel punto l’uomo si rivolge ad un medico per fare eseguire l’aborto in una clinica privata cesenate (estranea ai fatti) ma l’interruzione di gravidanza non riesce e il dottore stesso consiglia al cliente di far vedere la ragazzina all’ospedale Infermi di Rimini. Dove finalmente l’operazione riesce ma viene anche scoperto l’incesto nonostante l’adolescente, terrorizzata dalle minacce del genitore, assicuri di avere avuto una relazione con un coetaneo. Il castello di bugie messo su dal padre, con la madre all’oscuro di tutto, crolla e l’uomo, uno straniero, dopo poco fugge all’estero. Dopo l’arresto, nel 2014, le analisi del Dna confermano il reato. Per lui sei anni di reclusione per i reati di violenza sessuale e induzione all’aborto
Ma ce n’è anche per il medico, un anziano professionista riminese, attualmente in pensione. In questi giorni il dottore, come riferisce l’edizione locale del Resto del Carlino, è stato condannato dal tribunale di Rimini a un anno e 8 mesi di reclusione per violazione della legge sull’aborto e al risarcimento danni nei confronti della ragazza.
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