La scuola senza zaino trova nuovi estimatori. I primi a sperimentarla nella provincia di Rimini sono i 23 alunni della terza elementare della scuola “San Fortunato” di Rimini, con l’obiettivo poi di aggiungere il prossimo anno analoga ricerca in un’altra classe. Gli alunni abbandoneranno progressivamente lo zaino, grazie ad arredi scolastici e a strumenti didattici che saranno inseriti in diversi momenti, per rendere più graduali ed armoniche le novità introdotte. Già oggi si utilizzano forme comuni di laboratori e attività in piccoli gruppi grazie ad una diversa dislocazione di banchi e sedie, organizzate non più per singoli alunni ma per gruppi. L’iniziativa, voluta dall’Ufficio scolastico territoriale, dal Comune di Rimini e dall’istituto comprensivo Marvelli, vuole cambiare l’impostazione della didattica tradizionale. Questi i punti base, così come definiti in una nota stampa dell’amministrazione comunale:
- l’autonomia degli alunni che genera competenze
- il problem–solving che alimenta la costruzione del sapere
- l’attenzione ai sensi e al corpo che sviluppa l’intera persona
- la diversificazione dell’insegnamento che ospita le intelligenze, le potenzialità le differenze
- la co-progettazione che rende responsabili docenti e alunni
- la cooperazione tra docenti che alimenta la formazione continua e la comunità di pratiche
- i diversi strumenti didattici che stimolano vari metodi di insegnamento
- l’attenzione agli spazi che rende autonomi gli alunni
- la partecipazione dei genitori che sostiene l’impegno della scuola
- la valutazione autentica che incoraggia i progressi
Il progetto per il momento interesserà la sistemazione di due aule e di un’aula comune con l’obbiettivo di favorire la la pratica del lavoro differenziato ai tavoli per piccolo gruppo (caratteristica del modello Senza Zaino) grazie alla disposizione almeno due lavagne su due pareti diverse, in tutte le aule la lavagna tradizionale e la lavagna digitale saranno disposte pareti diverse. In ogni aula saranno creati almeno due minilaboratori per l’esposizione e l’utilizzo degli strumenti didattici necessari ad attuare “l’apprendimento attraverso le mani”, tipico del modello Senza Zaino. I leggii da parete sono degli espositori posizionati all’altezza di circa 30/40 centimentri dal piano dei tavoli nei minilaboratori, e verranno utilizzati per connotare i minilaboratori e per esporre pannelli e libri. Il tavolo docente nel modello Senza Zaino è concepito come un semplice piano di appoggio, in accordo con il ruolo di affiancatore rivestito dal docente. In alcune soluzioni proposte il tavolo docente è allestito anche come tavolo PC per i ragazzi. Uno sgabello su ruote costituirà la postazione mobile, che consentirà al docente di accostarsi ai ragazzi nei vari angoli dell’aula. L’armadio docente sarà collocato sempre fuori aula.
Oltre alle singole aule sono stati modificati anche alcuni spazi comuni, con la creazione di una vera e propria agorà, una classe per attività in comune, utilizzata da tutte le classi. Allestita con arredi morbidi, spostabili e accostabili alle pareti, in modo da lasciare lo spazio libero, nel caso se ne presentasse la necessità e per offrire configurazioni flessibili, e accoglienti.
L’allestimento prevede di:
- Creare un’ampia agorà, utilizzabile nei momenti intermedi, nei momenti di ingresso e uscita, per riunioni, gruppi interclasse, lavori di gruppo, ecc. formata da una parte fissa composta da un podio in legno su due livelli allungato sulla parete, e da una parte mobile composta da panche e da sedute morbide di varia forma. Le panche, dotate di cuscino, ospiteranno all’interno dei pouf, in modo da aumentare il numero di sedute al bisogno. Il podio sarà delimitato da uno scaffale divisorio su ruote.
- Creare un’area atelier composta da pannelli a parete, carrello e tavolozza di Stern.
- Creare un’area espositiva composta da una pannellatura a tutta altezza, da utilizzare per la pittura in piedi (parte inferiore) e per l’esposizione (parte superiore).
- Utilizzare la parete a lato del passaggio per ospitare due spogliatoi a grucce per i ragazzi della classe 3°, e uno scaffale a giorno per materiali d’uso.
“Siamo partiti in punta di piedi – ha spiegato l’assessore ai Servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli – ma con grande determinazione, visti anche i buoni risultati che stanno emergendo dalla prima sperimentazione in corso”. “La sperimentazione – ha aggiunto Chiara Balena, direttrice didattica dell’Istituto comprensivo Marvelli – sarà implementata gradualmente nel rispetto delle decisioni degli organi collegiali. Anche l’abbandono fisico dello zaino dalle spalle dei nostri alunni avverrà progressivamente”
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