Clown in corsia, l’appello: “Occhio alle truffe”

Nasi rossi e giocattoli, occhiali giganti e camici colorati. Sull’importanza dei clown di corsia per rendere più umani i ricoveri dei bambini negli ospedali c’è poco da discutere. Ma la Federazione Nazionale Clowndottori – alla quale aderisce anche l’Aquilone di Iqbal di Cesena – in vista del Natale rinnova l’invito “a verificare bene prima di effettuare donazioni a favore di imprecisati progetti di clown terapia per non incorrere in spiacevoli truffe e vedere vanificata la volontà di sostenere chi, ogni giorno, spende il proprio impegno nel portare un sorriso ai piccoli pazienti ricoverati in ospedale”.

Una foto di clown di corsia all’ospedale di Ravenna

Come scrive Cesena Today, nel 2017 non sono mancate le segnalazioni inerenti “individui vestiti da clown, con o senza parrucca, con o senza camice, che stazionano davanti a supermercati, negozi, fiere o nelle piazze cittadine chiedendo offerte in cambio di palloncini”. 

Valentina Bacchi, coordinatrice del progetto “I nasi rossi del dottor Jumba” dell’Aquilone di Iqbal ha precisato che per raccogliere fondi “siamo soliti partecipare attivamente alla realizzazione di eventi di beneficenza o spenderci in prima persona nella promozione del nostro lavoro, per questo è necessario diffidare di chi incontrate per le strada a chiedere contributi economici, perché non vedrete mai i nostri clown dottori andare a fare colletta al di fuori degli esercizi commerciali”.

Il vademecum contro le truffe si può trovare su www.fnc-italia.it/clown-tarocchi

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