Rimini, al via il Mese delle famiglie dedicato ai sentimenti

“Essere genitori oggi: educare ai sentimenti” è il tema scelto per la decima edizione del Mese delle famiglie, l’iniziativa promossa dal Centro per le famiglie del Comune di Rimini in collaborazione con l’azienda sanitaria locale di Rimini e tante associazioni della città e che nasce con l’obiettivo di creare occasioni di incontro, di confronto e di gioco dedicato in particolare a chi si trova a ricoprire il ruolo – tanto gratificante quanto impegnativo – di genitore. Oltre un mese di appuntamenti, tra laboratori, incontri, spettacoli che quest’anno seguono un filone di cui si avverte l’urgenza: lo stare bene in famiglia attraverso l’educazione ai sentimenti. Genitore, figlio, nonno o semplicemente vicino di casa: tutti sono chiamati a fare la propria parte per contribuire a rendere più rispettose e serene le relazioni interpersonali, spesso inevitabilmente influenzate dalle difficoltà e dalle sfide della vita quotidiana. Educare le persone ai sentimenti, sia in età evolutiva sia in età adulta, significa conoscere i propri bisogni, conflitti, sofferenze per essere capaci poi di riconoscerli nell’altro e comprenderne le reazioni emotive. Il Mese delle Famiglie 2017 ha quindi l’ambizioso obiettivo di contribuire a costruire una cultura della comprensione e del rispetto in ambito familiare e interpersonale, sociale, scolastico e lavorativo.

“Educare ai sentimenti è un’impellenza – sottolinea il vicesindaco Gloria Lisi – La cronaca quotidiana non ci risparmia dolori, resoconti di comportamenti barbari, disumani, illogici, che purtroppo spesso si sviluppano nell’ambiente famigliare, che nascono dall’impossibilità di riuscire a gestire le relazioni, all’incapacità di difenderle. Quello che dovrebbe essere un rifugio, diventa una trappola. Ci sono casi eclatanti, che sfociano in violenze drammatiche e finiscono sui giornali, ma ci sono anche tanti episodi del quotidiano, meno esasperati ma comunque negativi, che finiscono per compromettere le dinamiche famigliari. Ecco perché l’educazione gioca un ruolo imprescindibile per una comunità rispettosa: il Mese delle Famiglie e più in generale l’attività del Centro  si propone di dare strumenti alle famiglie per migliorare le relazioni, attraverso laboratori, conferenze, approfondimenti ed esperienze per i più piccoli”.

Il tema ‘Educazione ai sentimenti’ si presta a molteplici declinazioni e il ricco programma ne è la testimonianza. Tra incontri di approfondimento, laboratori per bambini e adulti, eventi e feste ed iniziative dedicate ai neogenitori e ai loro bebè, sono tante le occasioni per riflettere e mettersi in gioco.

Ad inaugurare il Mese delle Famiglie sarà mercoledì 4 ottobre (ore 16.30) “Giochi nel Chiostro: Speciale Nonni!” un momento dedicato a nonni e nipoti per trascorrere un pomeriggio insieme. Una lunga serie di iniziative che vivrà la sua giornata clou sabato 21 ottobre, nell’evento che coinvolge tutta la città: alle 16 infatti dal Centro per le Famiglie partirà una maratona di lettura che toccherà alcune delle piazzette del centro, in un percorso divertente ed emozionante, che si concluderà alle 17.45 alla Sala Ressi del Teatro Galli, con Letture Sceniche a cura di Alessia Canducci. A completare il pomeriggio di festa, numerose associazioni saranno presenti nelle piazzette, accanto ai Magnifici lettori volontari del Centro per le famiglie, proponendo giochi e laboratori per grandi e piccini.

Dal gioco alla riflessione su un tema delicato come quello dell’adozione, uno dei focus di questo Mese delle famiglie: giovedì 19 ottobre Maria Amelia Monti, apprezzata interprete teatrale, sarà sul palco del Teatro Novelli con lo spettacolo “La lavatrice del cuore. Lettere di genitori e figli adottivi”. E’ stato scelto questo spettacolo per parlare di un modo speciale di diventare genitori: attraverso l’esperienza adottiva. Un percorso speciale e altrettanto normale in cui ciascun genitore, educatore può riconoscersi, perché molti problemi, aneddoti e situazioni educative sono comuni a tutte le famiglie. Lo spettacolo vuole inoltre far comprendere a tutti gli spettatori, in modo leggero e divertente, quali siano gli aspetti meno noti dell’avventura adottiva. Un modo ironico, divertente e commuovente per affrontare una questione delicata, che interessa anche tante famiglie riminesi; secondo i dati forniti dall’Ausl Romagna, nell’arco di cinque anni (2012-2016) sono state 147 le coppie nel distretto di Rimini che hanno avviato la pratica istruttoria, mentre sono 63 le adozioni andate a buon fine (28 adozioni nazionali, 35 internazionali). Su una media quindi di 30 coppie istruite all’anno, la media è di 13 adozioni. 57 invece le coppie che hanno frequentato i gruppi dedicati alle famiglie adottive e ai loro bambini.

In un percorso di ‘educazione ai sentimenti’ non poteva mancare un focus sulla violenza di genere. Se ne parlerà sabato 18 novembre alla Sala del Buonarrivo, attraverso una giornata di studio dedicata ai“Linguaggi e interventi sulla violenza di genere” a cura di Cristina Obber, giornalista, scrittrice, formatrice che si occupa di tematiche legate al mondo femminile. La giornata sarà in preparazione della “Marcia contro la violenza alle donne” in programma il pomeriggio di sabato 25 novembre. Martedì 28 novembre invece ci si sposta alla Cineteca Comunale, dove sarà proiettato “Ti do i miei occhi” (Spagna, 2003),  film di Iciar Bollain che racconta la storia di Pilar, una donna costretta a subire violenza per mano del marito.

Tra gli altri appuntamenti, si segnala inoltre l’incontro che apre il percorso del Centro per le famiglie Dedicato a Mamma e Papà:  “I bambini negli schermi: rischi e possibilità” (7 novembre) a cura del professor Giovanni Boccia Artieri, Presidente Scuola Scienze della Comunicazione, Univ. di Urbino e la presentazione del libro Anche gli alberi bruciano” (Rizzoli, 2017) di Lorenza Ghinelli (8 novembre).

Tutto il calendario, le informazioni e gli aggiornamenti del programma sul sito del Comune di Rimini (www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/centro-le-famiglie) e sulla pagina facebookfacebook.com/centrofamiglierimini

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