Venerdì 20 ottobre il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha incontrato tre mamme, portavoce di un gruppo di mamme lughesi che si sono attivate per richiedere il mantenimento del punto nascite all’ospedale di Lugo. Assieme al sindaco era presente anche Marisa Bagnoli, direttrice sanitaria dell’ospedale di Lugo, che ha illustrato alle mamme la situazione attuale e i possibili scenari, sottolineando come il mantenimento di un punto nascite sia vincolato per legge alla quantità dei parti annuali, poiché “senza un adeguato numero di casi vi è il rischio di perdita delle competenze da parte del personale”.
Le mamme hanno chiesto la possibilità di organizzare il personale su rotazione nei tre ospedali della provincia (Ravenna, Faenza e Lugo), al fine di non disperdere le competenze e garantire il mantenimento di tutti e tre i punti nascita a prescindere dalla quantità dei parti, sottolineando come “il contesto dell’ospedale lughese, anche per la sua ridotta dimensione, sia in grado di fornire la giusta empatia che un parto richiede”; un patrimonio che, a detta delle mamme, “fa parte integrante della qualità del servizio e viene perduta nei grandi contesti”.
“Sono anche queste mamme, assieme con le famiglie, a darci ulteriore forza per lavorare insieme, per i diritti del nostro territorio e dei nostri concittadini – ha sottolineato il sindaco Davide Ranalli -. La riorganizzazione dell’ospedale di Lugo è una tematica di prioritaria importanza e l’amministrazione comunale è in prima fila per monitorare costantemente l’evolversi della situazione, partendo proprio dalle istanze che ci vengono presentate dai cittadini. Voglio farmi portavoce delle preoccupazioni di queste mamme nei tavoli del dibattito. Siamo tutti cittadini di Lugo e vogliamo tutti che il nostro ospedale continui a essere un’eccellenza riconosciuta in ambito sanitario”.
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