In una seconda elementari delle scuole Cittadella di Modena, su 19 alunni, una sola è nata da genitori italiani. Un caso anomalo, scrive La Gazzetta di Modena, che sta facendo parecchio discutere.
I genitori della bambina, che a brev saranno ricevuti dall’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza, hanno segnalato la situazione al Ministero: “Io non ho paura dello straniero – ha spiegato la mamma – ma vorrei che la scuola funzionasse correttamente. Nella situazione che si è venuta a creare è invece impossibile lavorare. Ho chiesto più volte di essere ricevuta anche dalla preside, che mi ha dato appuntamento e poi non si è presentata, preferendo poi dirmi al telefono non c’era nulla da chiarire perchè i compagni di mia figlia sono comunque nati in Italia”.
L’anno scorso, nella stessa classe, c’erano altri quattro alunni italiani, che però hanno cambiato scuola: “Noi siamo rimasti ma vorremmo che la scuola fosse un posto dove davvero si pratica l’integrazione. Una classe concepita in questo modo significa non avere minimamente presente quello che succede tra i nostri ragazzi. Ai problemi di relazione, che sono enormi, aggiungiamo anche quelli di apprendimento, perchè in una situazione del genere stare al passo col programma è impossibile”.
Secondo Cavazza, però, non bisogna fermarsi ai cognomi: “Ci risulta che la stragrande maggioranza dei ragazzi conosca la nostra lingua”.
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