Nessuna crociata contro il ciuccio. Ma per il bene della dentizione, dopo i due anni di età sarebbe bene eliminarlo. Il rischio, come conferma l’odontoiatra del Centro Dentistico Romagnolo Efisio Roberto Fancello, è infatti quello che la lingua del bimbo si frapponga ai denti sopra e sotto, complicando la situazione ortodontica, magari più avanti nel tempo.
“Sappiamo bene – spiega Fancello – che il ciuccio è un oggetto di conforto per molti bambini. Ma i genitori dovrebbero creare le condizioni per abbandonarlo poco a poco, quando i due anni si avvicinano. Il consiglio è quello di sfruttare periodi favorevoli, come le vacanze”.
Per l’odontoiatra è piuttosto semplice accorgersi se un suo piccolo paziente utilizza o no il ciuccio: “Lo vedo dal morso aperto. Se quando il bimbo chiude la bocca ci passa un dito, significa che lo usa. Sarebbe bene, in questo senso, collaborare di più con i pediatri per veicolare questi messaggi e queste informazioni. Sennò, invece che fare prevenzione, siamo costretti agli interventi correttivi”.
Certo è che c’è sempre peggio: “Più difficile da interrompere è l’abitudine di succhiarsi il dito”.
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