La decisione è stata presa dal medico di medicina sportiva sulla base di una legge nazionale (la 292 del 1963) la quale sancisce che “i lavoratori a rischio e gli iscritti al Coni devono essere protetti contro il tetano”.
Così al bambino di 8 anni che non aveva fatto alcun vaccino è stata negato il certificato di idoneità sportiva agonistica e non potrà continuare a giocare a pallanuoto. La vicenda, come riportano i media locali, è accaduta nei giorni scorsi a Cividale del Friuli (in provincia di Udine).
La famiglia del bambino può presentare ricorso entro 30 giorni alla Commissione regionale costituita alla Direzione centrale salute e protezione sociale di Trieste.
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