Impopolare, discriminatoria e poco avveduta. L’idea di riservare i parcheggi rosa, quelli per le donne incinta o con bambini piccoli, alle sole donne eterosessuali e residenti nell’Ue vietandoli di fatto a lesbiche ed extracomunitarie, non poteva funzionare. Il provvedimento annunciato dalla giunta leghista di Pontida, storica roccaforte del Carroccio in provincia di Bergamo, sarà modificato.
Dopo che la vicenda era diventata un caso nazionale con proteste (e risate di scherno) annesse, è stato lo stesso sindaco ad annunciare in fretta e furia il dietrofront in un comunicato stampa a firma anche del segretario provinciale della Lega Daniele Belotti.: “Il primo atto sarà la modifica del regolamento. I parcheggi rosa sono destinati a tutte le mamme e le donne che aspettano un bambino. Senza alcuna distinzione“. Incidente risolto, ma la brutta figura (eufemismo) resta.
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