Il comitato provinciale di Bologna di Aics (Associazione italiana cultura e sport) realizza, con il contributo e il supporto della Regione Emilia-Romagna, il progetto culturale “Il filo di Amina”.
Il progetto si rivolge alla prima e seconda generazione di immigrati e di italiani ed è un viaggio alla scoperta delle differenze culturali nella visione delle relazioni affettive (amore, amicizia, relazioni parentali). Il fine è quello di valorizzare le differenze culturali, superare la paura della diversità, decentrare il punto di vista facendo comprendere che non esiste una sola cultura con la C maiuscola.
Il filo di Amina è un ideale continuum che lega le varie generazioni alla scoperta dei cambiamenti culturali nel tempo e nello spazio. Aminah in arabo significa sentirsi al sicuro, è colei che dice la verità, madre di Maometto e moglie fedele. Aminah quindi è la scoperta di come vivono le relazioni affettive le diverse culture e punta a creare aggregazione, a conoscere e conoscersi, guardando alle differenze come punti di forza, come arricchimento e completezza.
La realizzazione del progetto è cominciata con i centri estivi comunali gestiti da Aics, dove otto ragazze provenienti da diverse parti del mondo (Turchia, Messico, Canada, Russia, Francia, Polonia e Marocco) hanno supportato le attività del centro portando dei laboratori sul multiculturalismo, l’intercultura, la conoscenza dei loro paesi di origine e l’insegnamento della lingua inglese.
Le ragazze erano di Erasmus+ e Aiesec Cultural Summer e avevano l’obiettivo di sensibilizzare i bambini dai 3 agli 11 anni sul tema dell’affettività, delle differenze e somiglianze culturali e di ampliare la loro visione sui diversi paesi del mondo e realtà esistenti.
Il progetto continuerà in autunno con i laboratori nelle scuole primarie e nella Ludoteca Vicolo Balocchi, la più antica di Bologna, che durante l’estate si è rifatta il look.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta