Tirata in ballo dal Codacons, l’Agenzia italiana del farmaco rende disponibile il Rapporto sorveglianza post-marketing dei vaccini per gli anni 2014 e 2015. Si tratta di 176 pagine che chiunque può consultare per farsi un’idea su un argomento così dibattuto. “L’obiettivo principale della pubblicazione – spiega l’Aifa -, è di informare in maniera corretta e trasparente sui vaccini”.
Nella prima parte sono riportate le elaborazioni effettuate sulle segnalazioni spontanee dei sospetti eventi avversi che seguono l’immunizzazione registrati nella Rete Nazionale di farmacovigilanza. Si tratta, precisa Aifa, di un sospetto di reazione avversa, “basato esclusivamente sulla coincidenza temporale fra gli eventi e non si ha la certezza di una relazione causale tra prodotto somministrato (vaccino) e reazione”. Nella seconda parte sono descritti i principali eventi regolatori che hanno riguardato i vaccini, cioè gli approfondimenti e le azioni intraprese a livello regionale, nazionale ed europeo nel biennio in esame nell’ambito della sorveglianza post-marketing. Il rapporto si conclude con approfondimenti dedicati alle malattie prevenibili da vaccino in relazione all’andamento delle coperture.
Ecco una sintesi dei principali argomenti. L’Aifa innanzitutto precisa che nel biennio 2014-2015 non c’è stata alcuna morte accertata per le vaccinazioni. Le sospette reazioni avverse sono state 871 nel 2014 e 526 nel 2015 ma nessuna ha fatto scattare l’allarme perché si trattava di reazioni già note, oppure perché non c’era alcun legame con le vaccinazioni. Nel 2014 le reazioni sospette segnalate con presunto esito fatale hanno riguardano 69 casi: 67 anziani fra 67 e 95 anni, con età media 83 anni e due bambini di 2 e 3 mesi, entrambi vaccinati con esavalente e antipneumococco 13. Ma in nessun caso c’è stata certezza di correlazione con il vaccino.
Per il 2015 sono stati segnalati 9 casi di morte, 3 bambini e 6 adulti (in tutti i casi il vaccino sospetto è un antinfluenzale) tra 77 e 92 anni e nessuna relazione accertata. In particolare, secondo le statistiche ufficiali, un bambino di 13 anni è morto di meningite, sebbene fosse vaccinato, perché, dice il rapporto, “non sufficientemente vaccinato”.
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Commenti:
IL titolo non combaciare col testo : 《Nel 2014 le reazioni sospette segnalate con presunto esito fatale hanno riguardano 69 casi: 67 anziani fra 67 e 95 anni, con età media 83 anni e due bambini di 2 e 3 mesi, entrambi vaccinati con esavalente e antipneumococco 13. Ma in nessun caso c’è stata certezza di correlazione con il vaccino.》Non c’e certezza…ma neppure certezza contraria. Se poi i tessuti fossero congelati anziché conservati in formalina ( che uccide i virus ) si avrebbe modo di avere una qualche certezza.
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