Bimbo chiuso in auto a Reggio, parla un testimone: “Follia”

Sul caso del bimbo di sei anni rimasto chiuso in auto davanti alla Coop di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, parla a Il Resto del Carlino un testimone, uno dei primi ad avere visto il piccolo all’interno dell’abitacolo dell’auto, con i finestrini sigillati e impossibilitato ad aprirli.

L’uomo ha riferito che il bambino, quando diverse persone si sono avvicinate alla macchina per tirarlo fuori, è andato in agitazione e che quando è uscito dopo che il finestrino è stato rotto, era fradicio di sudore, dopo essere rimasto almeno quaranta minuti, se non un’ora, all’interno.

Solo dopo, si è presentato il padre: “Se ci penso mi arrabbio – conclude il testimone –. Mi ha dato l’idea di una persona che non si è resa conto della follia compiuta. Anzi. Ha detto con un italiano stentato: ‘Be’, non era morto. C’era bisogno di spaccare il finestrino?’. Non ho parole. Si è giustificato dicendo che il bambino non voleva seguirlo, ma a quel punto bisognava convincere con le buone o prenderlo per le orecchie, mica abbandonarlo in auto”.

Anche la madre, arrivata da casa poco dopo, si è mostrata infastidita dall’intervento.

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